Un lungo inverno demografico
Anche Foligno, come l’Italia, è in pieno “inverno demografico”. Un’espressione coniata nel 1968 dal filosofo e teologo Michel Schooyans per descrivere l’invecchiamento della popolazione e recentemente utilizzata dal Santo Padre che all’Angelus dello scorso 7 febbraio, nel giorno in cui la Chiesa celebrava la giornata in difesa della vita, aveva sottolineato tutta la sua apprensione: “In Italia, le nascite sono calate e il futuro è in pericolo! Prendiamo questa preoccupazione e cerchiamo che questo inverno demo- grafico finisca e fiorisca una nuova primavera di bambini e di bambine”.
Un migliaio in meno di residenti in due anni: il prezzo della denatalità è salatissimo per Foligno, oggi sulla soglia dei 56.000 abitanti.
I MORTI AUMENTANO DEL 28%
Rispetto allo scorso anno il dato che salta agli occhi è quello dell’aumento dei decessi: nel 2019 erano stati 550 mentre il 2020 si è chiuso a 705 (di cui 616 morti nel Comune, 86 in altro Comune e 3 all’estero). Il dato finale è l’incremento di 155 decessi in un anno, su cui si stende pesantemente l’ombra del Coronavirus che alla fine del 2020 aveva portato nella nostra Regione un aumento progressivo di contagi…
di FEDERICA MENGHINELLA
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