Quell’interminabile notte del 25 novembre 1980
Più volte ho cercato di affondare nel mare dell’oblìo quell’interminabile notte del 25 novembre del 1980. Ancora oggi, ad ogni scossa di terremoto, oltre alla paura, mi tornano in mente, come in un film in bianco e nero, le immagini che avevo visto a San Mango sul Calore 48 ore dopo il sisma che devastò l’Irpinia e provocò oltre tremila morti. Avevo 33 anni e, già sposato e padre di due figlie, oltre a collaborare con La Nazione, insegnavo informatica alla facoltà di Scienze dell’Università di Perugia, Rettore Giancarlo Dozza. Avevo anche una roulotte, la casa mobile delle spensierate vacanze a Lido di Fermo. Era una domenica di sole quella del 23 novembre del 1980 e alle 19,34 un violento sisma distrusse gran parte dell’Irpinia. La mattina seguente ci fu un tam tam generale a Foligno e tutti noi roulottisti ci mettemmo d’accordo: partire subito per quella terra e consegnare le case mobili a quella martoriata popolazione. Nel giro di poche ore avemmo a disposizione ben 17 roulotte, due delle quali donate dal quartiere di Sant’Eraclio (presidente era Roberto Testa) acquistate con i soldi del Pci, della Dc, del Psi e di tantissimi cittadini. Ebbene, nel tardo pomeriggio del 25 novembre, era martedì, partimmo da Foligno. […]
ROBERTO DI MEO
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