Il Museo diocesano si apre alla città
Tre macrotemi, undici incontri online, due mostre, una open call per artisti e un laboratorio per bambini: al via il grande programma culturale del Museo Capitolare Diocesano che valorizzerà il suo patrimonio a partire da un mese di iniziative online fruibili sulla pagina Facebook Museo Capitolare Diocesano di Foligno e Cripta di San Feliciano
Il Museo Capitolare Diocesano di Foligno incontra la città, aprendole virtualmente le porte per l’iniziativa ‘Incontrarti oltre l’immagine’. Tre percorsi tematici, undici incontri online, una open call per artisti, due mostre e un laboratorio per bambini daranno vita ad un interessante programma culturale fruibile online in pieno periodo natalizio, per valorizzare gli immensi tesori custoditi nel Palazzo delle Canoniche. A parlarcene il dottor Maurizio Cipolloni, responsabile dei Beni Culturali per la Diocesi di Foligno.
Dottor Cipolloni, da dove nasce il desiderio della Diocesi di programmare questa iniziativa?
Un Museo non può essere solo un luogo dove si conservano delle opere in un ambiente protetto; è semmai un punto di incontro, dove si può trovare e assaporare la bellezza, dove religione, arte e territorio si incrociano. Foligno merita un museo che dimostri quanto la religione abbia inciso sulla storia della città e quanto i suoi cittadini abbiano saputo dare attraverso la loro intelligenza e la loro capacità operosa nonché artistica. Il Museo Capitolare vuole essere il luogo di incontro tra cultura e religione, offrendo la testimonianza della loro interdipendenza. Che cultura e religione siano interdipendenti lo sostiene Raimon Panikkar ed io voglio fare mio questo concetto. Dice Pannikkar: “Ogni religione ha un aspetto culturale: la cultura offre il suo linguaggio, ma la religione offre alla cultura il suo contenuto ultimo, e questo in ogni caso, anche nella cultura più materialista e meno incline alla trascendenza. Sarà questa intuizione ultima che darà a una determinata cultura il suo contenuto. E questo quasi per definizione, in quanto la religione è quello che ci porta a dare un senso alla vita, qualunque esso sia”.
Come è nata l’idea di questo grande progetto?
Il programma per la riapertura del Museo Diocesano si è avvalso della professionalità di Marta Onali, già co-curatrice della mostra “La Madonna di Foligno la fortuna di un modello”. L’innovativa proposta di ‘Incontrarti oltre l’immagine’ fa parte di un progetto promosso dall’associazione Rete Museale Ecclesiastica Umbra (MEU) sostenuto dalla Regione Umbria nell’ambito di un bando per la salvaguardia e valorizzazione del sistema museale regionale. Un grande lavoro di squadra fra tutti i musei ecclesiastici umbri. Insieme al nostro museo c’è Assisi (con il Museo della Porziuncola, il Museo del Tesoro della Basilica di San Francesco, il Museo Diocesano e Cripta di San Rufino, la Galleria d’Arte Contemporanea della Pro Civitate Christiana, il MUMA (Museo Missionario Indios dei frati Cappuccini dell’Umbria in Amazzonia); Città di Castello con il Museo del Duomo; Spoleto con il suo Diocesano e la Basilica di Sant’Eufemia; infine Terni con il Museo Diocesano e Capitolare.
Quale sarà il filo conduttore delle conferenze online proposte dal Museo?
Tre i percorsi tematici che saranno fruibili online ((Museo Capitolare Diocesano di Foligno e Cripta di San Feliciano): ‘La bottega dell’artista dal Medioevo al Rinascimento’; ‘Donna Madonna nell’arte sacra’ e ‘Raffaello e la cultura raffaellesca in Umbria’. Quest’ultimo è stato realizzato in collaborazione con il Comune di Foligno, in particolar modo con l’Assessorato alla cultura guidato da Decio Barili, la dirigente Ilenia Filippetti e il Museo della città di Palazzo Trinci in occasione della mostra: “Raffaello e la Madonna di Foligno. La fortuna di un modello”.
Sabato 5 dicembre 2020 si comincia, alle ore 14.30, con Antonio Natali, relatore dell’incontro online ‘Sul giovane Raffaello’. Lo storico dell’arte, già Direttore della Galleria degli Uffizi, parlerà della figura del celebre pittore urbinate e degli anni fiorentini che precedono la realizzazione della Madonna di Foligno e del Ritratto di Leone X. Giovedì 10 dicembre, ancora alle 17.00 Lucia Bertoglio – sempre in modalità ‘a distanza’ – parlerà di ‘Sigismondo de’ Conti, la Madonna di Foligno e l’Historia suorum temporum’. Nella Biblioteca Iacobilli, che conserva una delle versioni del manoscritto con l’Historia suorum temporum di Sigismondo de’ Conti, committente della Madonna di Foligno, si approfondirà l’interessante clima culturale e politico narrato dal folignate nei suoi scritti. Lunedì 14 dicembre, ancora alle 17.00, sarà la volta del prof. Luigi Sensi su ‘La diffusione del modello raffaellesco: le tele con la Madonna del Rosario di Spello (da Santa Maria Maggiore) e Bevagna’. Dai ritrovamenti in archivio alle ipotesi sulle vicende che hanno influenzato l’esecuzione delle monumentali pale d’altare, la conferenza documenterà l’interesse che il pittore bevanate ha sempre tributato nei riguardi di Raffaello. Seguirà giovedì 17 dicembre, sempre alle 17.00 la conferenza online di Giordana Benazzi sul tema: ‘La Madonna di Foligno del Museo Diocesano di Foligno e il tema delle copie raffaellesche’. Verrà approfondito il tema delle copie raffaellesche con particolare riferimento a quella del nostro museo diocesano. Lunedì 21 dicembre, alle ore 14.30 sarà la volta dell’incontro con l’artista Nicola Samorì e Marta Silvi sul tema ‘Dei Santi e del Fuoco. La Madonna di Foligno e la contemporaneità’. L’artista Nicola Samorì si confronta costantemente con l’iconografia di differenti epoche storiche. La sua particolare ricerca artistica attratta dallo studio e dalla rielaborazione della pittura appartenente ad altri periodi storici e realizzerà un progetto speciale espressamente concepito per la mostra ‘Raffaello e la Madonna di Foligno. La fortuna di un modello’.
Sulla scia del grande successo sui temi raffaelleschi avete anche ideato una ‘Open call’ per artisti. Di cosa si tratta?
Proprio in occasione della conferenza con Samorì e Silvi presenteremo l’Open call ideataper giovani artisti: ‘La Madonna di Foligno, il meteorite e il puntctum. Come rileggere un capolavoro’. Il Comune di Foligno in collaborazione con la Diocesi di Foligno-Museo e il Museo Capitolare Diocesano, ha lanciato un bando aperto a differenti media e linguaggi rivolta ad artisti che, senza limiti di età, sappiano confrontarsi con il tema centrale, la ricorrenza del quinto centenario della morte di Raffaello. L’idea, alla base dell’iniziativa, è quella di sollecitare una risposta concreta a sostegno dell’arte contemporanea inducendo a riflettere sul mezzo pittorico e sulla simbologia iconografica del quadro del maestro urbinate.
Secondo ciclo di conferenze quello su ‘La bottega dell’artista dal Medioevo al Rinascimento’.
Ad inaugurarlo sabato 12 dicembre alle 17.00 Giordana Benazzi che incentrerà la sua conferenza a distanza sul tema ‘L’atelier dell’Alunno e il Tabernacolo della Confraternita della Misericordia’. Un incontro focalizzato sulla figura di Niccolò di Liberatore detto l’Alunno. Ancora da definire la data della conferenza online con Roberto Tavazzi su ‘Il Tabernacolo della Confraternita della Misericordia e l’Arte confraternale’. Partendo dal Tabernacolo della Misericordia dipinto da Niccolò di Liberatore detto l’Alunno e conservato al Museo Capitolare e Diocesano, si svilupperà un’interessante analisi sulle confraternite e l’arte confraternale a Foligno.
Terzo ed ultimo macro tema quello intitolato ‘Donna Madonna nell’arte sacra’.
Sì, e per affrontarlo lunedì 28 dicembre 2020, alle 17 Marta Onali sarà protagonista dell’incontro via web ‘La Vergine e il cestino da cucito. Appunti sulla Bottega di San Giuseppe del Maestro di Serrone’. Nel dipinto che descrive la bottega di San Giuseppe un particolare oggetto cattura l’attenzione: il cestino da cucito della Vergine. La conferenza mira ad approfondire il peculiare tema iconografico. Inoltre mercoledì 30 dicembre 2020 sempre alle 17.00 Arianna De Simone parlerà delle ‘Note a margine sull’identificazione dell’autore della Bottega di San Giuseppe’. Molti studiosi hanno a lungo studiato la personalità artistica dell’esecutore del noto dipinto del Museo Diocesano di Foligno. L’incontro toccherà alcuni temi rilevanti sulla realizzazione dell’opera.
Non poteva mancare un incontro sul grande scultore Bernini. Di cosa si tratta?
Oltre ai tre percorsi tematici è previsto, mercoledì 2 dicembre 2020 un focus su ‘I busti di Gian Lorenzo Bernini del Museo Capitolare Diocesano di Foligno e il collezionismo dei Roscioli’. A condurlo Fabio Massimo Mattoni attraverso le carte d’archivio del Capitolo della Cattedrale di San Feliciano; alla famiglia Roscioli appartennero sia la copia della Madonna di Foligno che i busti di Gian Lorenzo Bernini.
Tra i destinatari delle attività culturali ci sono anche i bambini: come li coinvolgerete?
Due i giorni dedicati ai più piccoli in vista del Natale: sabato 19 dicembre alle 16.00 e domenica 20 dicembre alle 10.00 sarà proposto – In collaborazione con CoopCulture – il laboratorio on line *Natività!*. L’attività si svolgerà in due fasi, una didattica e l’altra laboratoriale. Si parlerà delle opere del Museo Capitolare e Diocesano come l’Altarolo di Pale, in parte recuperato dal Nucleo Tutela patrimonio Culturale dell’Arma Nazionale dei Carabinieri, e delle opere con il medesimo tema conservate nel Museo della città di Palazzo Trinci.
Oltre il 2020 ed oltre la pandemia: quali sviluppi immagina per il Museo Capitolare?
Oltre le limitazioni imposte dalla necessaria cautela per questo 2020 prevediamo di continuare per il 2021 con numerosi altri momenti, come la mostra in collaborazione con il Comune di Foligno al primo piano del Museo, grazie alle opere che verranno individuate dalla open call per artisti sul tema della Madonna di Foligno di Raffaello. A questa esposizione sommeremo quella di due opere dell’artista contemporaneo Nicola Samorì ispirate alla Madonna di Foligno. Vorrei evidenziare la reciproca collaborazione con il Comune di Foligno, che diventa strutturata e funzionale alle due realtà museali oggi già riunite, anche fisicamente, dal collegamento fra palazzo Trinci e palazzo delle Canoniche. Speriamo che “questa antica porta” di passaggio tra le due strutture possa essere presto anche al servizio degli utenti e non solo per il personale dipendente.
FEDERICA MENGHINELLA