COVID19-Header-Image

Con Dio ogni viaggio può essere fecondo

È tempo di pandemia, di Covid, Dpcm, Dad, zone arancioni, quarantene, mascherine, gel… ci siamo tutti dentro. Soprattutto con la paura che ci bussi alla porta, o che sia già entrato. In queste settimane anche io ho condiviso la mia vita personale e familiare con il Covid, tutti e quattro siamo risultati positivi. Sì, sebbene io sia classe ‘72, sana fin qui, di quelle che in agosto andavano con la mascherina al parco, e facevano la spesa con i guanti… mi ha raggiunto. E ho iniziato le cure, finché ho preso a desaturare e sono arrivati la polmonite e il ricovero, ma il mio corpo non reagiva, e mi hanno messo l’ossigeno… e, mi sono ritrovata in un viaggio imprevisto, lungo, soprattutto incerto. E ho provato paura. La notte del ricovero, ho iniziato a scrivere un diario social, perché avevo già sperimentato durante il mio viaggio adottivo in Colombia il valore della condivisione: per me scrivere è significato fare i conti con la realtà, dargli forma, e con la paura, ma anche con l’abbraccio degli amici e con la presenza di Dio. […]

MARIA ROSARIA FIORELLI

TI INTERESSA QUESTO ARTICOLO?
Per leggerlo integralmente
ABBONATI ALL’EDIZIONE DIGITALE O CARTACEA
CLICCANDO QUI
OPPURE CERCA LA GAZZETTA DI FOLIGNO IN EDICOLA

Tags:
0 shares

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Skip to content