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Il Topino, da mare nostrum a rigagnolo

Quando dietro denuncia del sindaco Stefanetti, il presidente del Consorzio Acquedotti Perugia fu condannato per furto di acqua.

Un plauso ai giovani (e non solo) che da tempo organizzano la pulizia delle sponde del Topino che, però, è ormai ridotto a rigagnolo, nell’indifferenza generale. Eppure un fiume senza acqua non è un fiume. Perché il Topino è privo di acqua? È solo colpa della siccità, del cambiamento climatico, oppure, come dice qualcuno, andrebbe verificata la portata delle opere di captazione alle sorgenti di San Giovenale e Bagnara, che servono ad alimentare l’acquedotto di Perugia?

Le vicende sono note. Con decreto del 1955 è stato concesso, per 70 anni, al Consorzio Acquedotti di Perugia (CONAP) di derivare acqua dalle sorgenti del Topino, con una duplice condizione: la quantità del prelievo non doveva superare 210 l/s e il Comune di Perugia (beneficiario) aveva l’obbligo di realizzare un bacino per reintegrare il fiume nei periodi di magra; un’opera iniziata nel 1976 e mai collaudata, mentre l’acquedotto è stato sollecitamente realizzato. […]

STEFANIA FILIPPONI

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