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Un’estate per i giovani

Il Coronavirus ha ‘rubato’ ai giovani la primavera: tra pochi giorni però con l’estate arriverà un (prudente) ritorno alla socialità.
L’analisi del professor Roberto Segatori

A noi tutti, ma in particolare ai giovani, è stata scippata la primavera. La crescita delle capacità di comunicazione on line è stata pagata con la reclusione, la sospensione e la regressione. Alla reclusione si è stati costretti per i limiti imposti alla mobilità extradomestica; la sospensione ha corrisposto alla impossibilità di contatti fisici con gli altri; la regressione è stata soprattutto di tipo psicologico.

L’età dell’adolescenza, specie nella fase finale, presuppone l’uscita dal ristretto nucleo familiare per andare alla ricerca di esplorazioni esterne. La pandemia ha rispedito tutti nel guscio. Meglio per i genitori, che magari hanno imparato a conoscere di più i propri figli. Non benissimo per i figli risospinti a fare i cuccioli fuori del tempo.

Tra pochi giorni però entrerà l’estate e, con essa, un (prudente) ritorno alle condizioni di socialità precedenti all’avvento del Covid-19. Per gli adolescenti e i giovani in genere si preparano due appuntamenti importanti (…)

ROBERTO SEGATORI

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