dt_200121_coronavirus_800x450-377088 - Copia

Coronavirus a Foligno. Intervista alla famiglia in quarantena

Spesa alimentare on line, svago per i figli nel giardino di casa e molta fiducia e serenità nel decorso lieve del virus: la quotidianità del nucleo familiare raccontata alla Gazzetta di Foligno

Il coronavirus è arrivato anche a Foligno e la Gazzetta ha contattato telefonicamente due delle persone coinvolte che ci hanno rilasciato un’intervista in esclusiva.

Chiariamo subito una cosa: la procedura è già scattata per coloro che sono venuti a contatto con il folignate che ha contratto il coronavirus, sicché tutti sono stati sottoposti al monitoraggio previsto e qualcuno anche al tampone, c’è chi sta in quarantena obbligatoria vigilata e chi si è comunque messo in casa in quarantena volontaria.

Abbiamo parlato con un uomo e una donna, marito e moglie, in momenti diversi: un pochino più preoccupato lui ma molto ironico, più solare e fiduciosa lei.

L’uomo contagiato a noi molto vicino è stato bravissimo, non appena è venuto a conoscenza del fatto che aveva intrattenuto relazioni con persone che in alta Italia avevano contratto il virus ha prontamente informato chi di dovere e ha fornito i nomi di tutti coloro che aveva incontrato nei giorni precedenti. Inizialmente gli è stato detto di rimanere in casa in quarantena obbligatoria vigilata poi ai primi sintomi è stato sottoposto al tampone che ha dato esito positivo”.

Quali sintomi ha?

Ha esordito con una febbricciola intorno a 37.5° per i primi giorni, poi si è evoluta in febbre un pochino più alta, intorno a 38° accompagnata dai classici sintomi influenzali”.

Ci sono notizie di altri contagiati in famiglia?

Un familiare ha una sintomatologia simile, ma per ora nessun riscontro dal punto di vista del tampone. Sono monitorati con attenzione e la situazione è completamente sotto controllo”.

Come vivete questi giorni chiusi in casa?

Un po’ di preoccupazione c’è – ci racconta il marito – più che altro perché c’è tanta confusione e leggiamo notizie di ogni tipo, anche completamente diverse tra loro e abbiamo timore di come possa evolvere la nostra condizione. È anche vero che da tempo dovevo fare un po’ di lavoretti in casa e ora ho l’occasione giusta, non ho più alcuna giustificazione!”.

Ma per la spesa come fate? Avete saccheggiato in tempo i supermercati?

No, assolutamente – interviene la moglie – avevamo poche provviste in casa, ma fortunatamente possiamo comprare online e il corriere ci lascia la spesa davanti al cancello. Poi a qualcosa pensano anche i miei genitori con i quali non entriamo in contatto fisico, anche loro ci lasciano ciò che ci occorre fuori dalla porta”.

Avete bambini, come si comportano in quarantena?

Non possiamo incontrare nessuno, non abbiamo contatti con il mondo esterno; i nostri figli ovviamente non frequentano più scuole o altri luoghi, ma abbiamo un piccolo giardino che è la nostra e la loro salvezza. Ci hanno spiegato che lì possiamo stare, non c’è alcun pericolo per nessuno”.

Ma voi state bene?

Non abbiamo alcun tipo di sintomatologia e sappiamo che per le persone che sono entrate a diretto contatto con il contagiato in presenza di sintomi il tampone viene reiterato. Staremo in quarantena per 15 giorni complessivi, alcuni sono già trascorsi e tutto sommato stiamo riscoprendo anche l’importanza di vivere insieme con tanto tempo a disposizione. Poi per senso civico e per correttezza abbiamo deciso in ogni caso di avvisare tutti coloro che sono entrati in contatto con noi e che potenzialmente potrebbero correre qualche (ipotetico e remoto) rischio. Ma per ora stiamo bene, non ci sono allarmi di sorta”.

Vi sento tranquilli, avete trasmesso serenità anche a me.

Siamo fiduciosi, la situazione non sembra particolarmente grave per ora, siamo in contatto giornaliero con la persona che è risultata positiva al tampone, non ci resta che aspettare, passerà anche questa”.

ENRICO PRESILLA

0 shares

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Skip to content