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Pubblicato il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile

Nel mese di gennaio 2018 il Comune di Foligno ha affidato alla società Sintagma srl di San Martino in Campo (Pg) la redazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), per un importo pari a euro 50.000. Dopo alcuni rinvii, lo studio è stato presentato a dicembre 2019.

Che cos’è il PUMS? È essenzialmente uno strumento di pianificazione per l’accesso a finanziamenti regionali, nazionali ed europei, ma è, soprattutto, un piano strategico per soddisfare i bisogni di mobilità dei cittadini e delle imprese nel breve e medio periodo (5 anni), in affiancamento con il nuovo strumento urbanistico; nel medio e lungo periodo (2030) per dotare Foligno di tutti gli strumenti necessari per realizzare una città sicura e sostenibile, insomma per migliorare la qualità della vita. Tralasciando dati tecnici, planimetrie e grafici, si possono sinteticamente indicare le principali azioni del progetto: riduzione del traffico di attraversamento con nuovi assetti anche per evitare la incidentalità (pedoni-ciclisti-veicoli); possibilità di passare da un mezzo di trasporto ad un altro (ovvero auto-treno; auto-bus; auto-bici); coordinare la mobilità ciclabile con le cosiddette “zone 30” (zone in cui la velocità è di 30 chilometri orari invece dei consueti 50) e quindi creare un vero “itinerario ciclabile”; nuova rete del trasporto pubblico urbano su gomma.

Nel piano si sottolinea che, secondo le “interviste online” effettuate, i cittadini sono propensi alla “eliminazione del traffico nel centro storico, limitando l’ingresso ai mezzi per il carico/scarico merci e residenti, miglioramento della rete ciclabile esistente predisponendo percorsi diretti ed interconnessi, intervenire sui quartieri risolvendo criticità legate al traffico ed alla sicurezza”. In una sintetica tabella si evidenziano le criticità (16) presenti a Foligno, gli obiettivi che sono alla base di una politica di sostenibilità e le azioni proposte.

Il PUMS individua, poi, una serie di nodi (4) su cui condurre una pianificazione/progettazione in grado di migliorare la sicurezza e la fluidità: rotatoria in corrispondenza dell’intersezione tra Via Arcamone, Viale XVI Giugno e Via Fratelli Bandiera; rotatoria in corrispondenza dell’intersezione tra via Nazario Sauro e via Damiano Chiesa; rotatoria all’intersezione di Via dei Mille, Via Marchisiello, largo Marchisiello, e Via Manin; rotatoria all’intersezione di Via Roccolo, Via Giovanni Paolo II e via Monsignor Luigi Novarese. Un capitolo è dedicato, anche, agli interventi per l’area di Ponte San Magno. Ad esempio: nel piano triennale opere pubbliche 2020/2022 – approvato il 30 dicembre 2019 – la rotatoria di Ponte San Magno, la cui fase iniziale era prevista, nei precedenti programmi, per il 2019, è posticipata al 2021 e ne è prevista la realizzazione con le risorse che perverranno all’ente dalle alienazioni (il famoso “libro dei sogni” così definito, in passato, dall’assessore Salvatore Stella). Probabilmente, ora, tale programmazione avrà necessità di alcuni correttivi, così come alcuni provvedimenti relativi alla viabilità delle frazioni.

In ogni caso stante, appunto, l’importanza strategica del PUMS e le “ricadute” sulla vivibilità e sulla sicurezza della città, la Gazzetta si riserva di approfondire le tematiche del piano con professionisti del settore, chiedendo espressamente la partecipazione dei cittadini al dibattito.

STEFANIA FILIPPONI

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