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Il consigliere regionale Andrea Fora: “A Foligno un Cantiere Civico”

Andrea Fora ospite della Gazzetta annuncia l’avvio di un ‘Cantiere civico’ che aprirà i battenti a Foligno “affinché l’attività in Consiglio regionale sia funzionale a questo territorio”. Confermando l’impegno per un’opposizione “costruttiva” al fianco di PD e Cinquestelle.

È sabato mattina quando Andrea Fora bussa alla porta della Gazzetta. Invitato a dire la sua sulla situazione politica umbra accetta di buon grado e – cogliendo l’occasione della sua presenza a Foligno – fa visita alla nostra redazione.

Andrea Fora era il candidato del centrosinistra: poi il cambio su Bianconi. Come ha potuto accettare?

Andrea Fora prima di essere il candidato del centrosinistra lo era di un cantiere civico partito da diversi mesi e che aveva messo insieme molte ricchezze territoriali composte da associazioni, terzo settore e realtà imprenditoriali. Ritenevamo che un protagonismo civico potesse essere un valore aggiunto. Che potesse essere, in questa fase storica, il momento di discontinuità forte che i cittadini chiedevano. In funzione di un cambio degli assetti del Governo si è voluta fare in Umbria una prima sperimentazione di tenuta del Governo nazionale: mi pare evidente, alla luce del risultato, che questa sperimentazione sia fallita, ma non c’è stata una bocciatura di quel percorso e di Andrea Fora.

Lei non ha esitato a sacrificarsi.

Non ho esitato perché per anni da presidente di un’associazione di categoria ho subìto politici che venivano in campagna elettorale a incontrarci e si rivedevano dopo cinque anni. Se avessi fatto la scelta di non continuare avrei fatto l’errore che avevo imputato alla politica anteponendo i destini personali a quelli del gruppo. Vengo da venticinque anni di cooperazione ed ho costruito la mia vita sul valore del fare le cose insieme. Ho trovato in Bianconi una garanzia sui contenuti e sul progetto: totale autonomia dai partiti, dialogo, costruzione di un percorso comune ma autonomo; forte discontinuità nei metodi, nei contenuti e nella scelta del gruppo di governo. Abbiamo chiesto un’eventuale Giunta civica con professionalità esterne; non ho esitato per questi motivi.

Su Facebook dopo le elezioni ha usato parole molto dure per il PD annunciando un nuovo progetto civico che porterà avanti da solo in Consiglio regionale…

No questo è scorretto, c’è stata una non corretta interpretazione dei giornali su questa cosa.

Ma lei ha usato parole dure, inequivocabili.

Non rinnego quello che ho detto. Non siamo stati capaci, come coalizione, di comunicare il cambiamento che gli umbri chiedevano. Non penso che il 57% dei cittadini umbri abbia votato la candidata della Lega perché animato storicamente da una grandissima comunione di ideali. Credo che gran parte di quel voto sia stato di protesta, per costruire una storia nuova. Il cambiamento si valuta anche sulle persone e forse le liste che ci hanno accompagnato avevano bisogno di una maggiore discontinuità. […]

FEDERICA MENGHINELLA

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