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“Guerra” bici-auto, a Foligno incidenti in aumento

Una ‘guerra’ quotidiana quella condotta fra ciclisti disattenti e automobilisti impazienti sulle strade del Comune di Foligno, che ha condotto negli ultimi tre anni all’aumento progressivo del numero di incidenti con velocipedi. Nel 2016 infatti dei 155 incidenti totali 15 hanno coinvolto ciclisti (per il 10% del totale); nel 2017 gli incidenti sono saliti a 166, 22 dei quali relativi a ciclisti (13%). Nel 2018 si è arrivati a 192 incidenti di cui 29 con velocipedi coinvolti giungendo al 15% del totale. Un trend in preoccupante incremento confermato nei primi due mesi del 2019 secondo i dati forniti dal Corpo di Polizia Municipale di Foligno. A parlare di questa ‘guerra’, dati alla mano, è stato l’avvocato Decio Barili, esperto in diritto sportivo e membro effettivo dei massimi organi nazionali di giustizia della Federciclismo. Dati chiarissimi quelli esposti davanti a tanti giovanissimi ciclisti in occasione del convegno “La bici e la strada: appunti di viaggio tra fascino e regole” organizzato dal Panathlon club Clitunno: venerdì scorso all’ex teatro Piermarini è emerso come la strada con maggiore incidentalità sia Viale Firenze. “Nonostante sia una delle poche vie della città con una pista ciclabile, questa – ha spiegato Barili – risulta inutilizzata per le sue caratteristiche: l’uso promiscuo per ciclisti e pedoni e la mancata manutenzione la rendono rischiosa”.

Da un lato è dunque centrale – come sottolineato da Barili – il tema delle regole e il loro rispetto da parte del ciclista che troppo spesso le disattende, dall’altra diventa essenziale il tema dell’educazione stradale per i ciclisti nelle scuole di ogni ordine e grado: le proposte di modifica al codice della strada attualmente al vaglio della IX Commissione trasporti della Camera imporrebbero il casco a tutti i ciclisti e linee di arresto al semaforo avanzate rispetto a quelle degli automobilisti… Di certo misure inadeguate per esigenze crescenti di una reale mobilità sostenibile. Tra i relatori la dottoressa Francesca Altrui, Consigliere della sezione civile della Corte di Appello di Perugia, che ha focalizzato l’attenzione sugli aspetti giuridico-processuali conseguenti al coinvolgimento del ciclista in un incidente stradale. A causare i sinistri – ha spiegato Altrui – ci sono due più ricorrenti circostanze: le condizioni del manto stradale e l’impatto con un altro utente della strada. Nel primo caso ha raccomandato ai ciclisti il rispetto del principio della cosiddetta “autoresponsabilità”, cosicché l’ente proprietario della strada non possa sottrarsi ad un risarcimento integrale invocandone una riduzione per effetto del concorso di colpa del ciclista. Quanto al caso dell’impatto con altro veicolo, ipotesi purtroppo ben più grave e spesso letale per il ciclista (i morti in Italia nel 2017 sono stati 254, uno ogni 36 ore) è stato evidenziato il principio generale della presunzione di pari responsabilità, penalizzante per il ciclista e al contempo monito per il puntuale rispetto del Codice della Strada.

FEDERICA MENGHINELLA

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