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Stellette di storia. La Gonzaga e l’Europa

Foligno, o meglio i folignati, hanno sempre amato la loro ‘Caserma’. Un’istituzione che è entrata nel cuore di tutti e che fa parte della storia. Adesso “la nostra Caserma” è diventata centro europeo per un tipo di selezione, il ‘brain training’, che viene adottato per la prima volta nel vecchio continente. E questo servirà per scegliere uomini e donne che dovranno affrontare uno dei compiti più difficili e tecnologicamente avanzati: la difesa e le operazioni di peacekeeping. Saranno selezionati proprio a Foligno anche gli uomini e le donne dell’Esercito che poi verranno scelti per le truppe speciali, quelle forze, cioè, addestrate per sventare qualsiasi minaccia terroristica. “La tecnologia incalza – ha evidenziato il sottocapo di Stato Maggiore, Generale di Corpo d’Armata Claudio Mora -, la società cambia e noi abbiamo voluto adottare strade innovative per la selezione di uomini e donne avvalendoci delle ultime conquiste delle neuroscienze. Questo metodo, applicato per la prima volta in Europa proprio qui a Foligno, è basato su test informatici che mettono in risalto la ‘plasticità celebrale’ ovvero la capacità del cervello di variare funzione e struttura non solo durante il suo periodo di sviluppo, ma anche durante la vita adulta. Il progetto è stato sviluppato dal neuroscienziato di fama mondiale, professor Michael Merzenich, dell’Università di San Francisco. Si prepareranno dunque i soldati del futuro”. Questo è un passaggio epocale per la nostra città che può vantare anche una nuova e avanzata specializzazione nel settore delle Forze Armate. E chissà se un domani gli aspiranti soldati dell’auspicato esercito europeo possano venire ad addestrarsi proprio alla Gonzaga che ha alle sue spalle una storia che germoglia all’inizio del secolo scorso. Bombardata e distrutta durante l’ultimo conflitto mondiale la Gonzaga risorse e ospitò, fino al 1981, la scuola di artiglieria per allievi ufficiali e sottufficiali. Furono anni di grande crescita economica per la città e il territorio che aprirono le braccia alle migliaia di giovani che venivano a Foligno per quasi due anni a servire la Patria. Ed era una generazione preparata perché per accedere alla scuola Sausa bisognava avere un diploma di scuola superiore. Poi per una serie di motivi, di carattere organizzativo dell’esercito e di strumentalizzazioni locali come la protesta per le esercitazioni in montagna dall’altro, venne deciso il trasferimento alla Cecchignola di Roma. Ci fu una sollevazione popolare e il Ministero della Difesa sostituì la Sausa con il Battaglione Fanteria ‘Basilicata’ che restò fino al 1996 quando apri il Centro di Selezione Nazionale. Durante il terremoto la Caserma e i suoi militari ospitarono gli alunni delle scuole per un lungo periodo (tuttora ci sono i ragazzi della Carducci dopo il sisma del 2016). Ma ospitarono anche la lettura del Bando della Quintana e l’arrivo in elicottero di San Giovanni Paolo II per la sua visita a Foligno. E oggi grazie alla lungimiranza dei suoi comandanti, ultimo dei quali il generale Emmanuele Servi, la Caserma Gonzaga rappresenta un solido sostegno alla vita civile, economica e sociale della nostra città. Da non disperdere.

ROBERTO DI MEO

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