Verde e mostre d’arte nel futuro di piazza Matteotti
Mostre e socialità negli spazi al coperto, verde e appuntamenti culturali sulla piazza: ecco le prime indiscrezioni sul concorso di idee indetto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno per valorizzare Piazza Matteotti, luogo centralissimo e dimenticato. 53 i progetti arrivati da tutta Italia. Vi mostriamo le foto delle attuali condizioni del rifugio antischegge nei locali inferiori della piazza: stanze adibite a deposito di biciclette e poi abbandonate.
Con Gaudenzio Bartolini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, parliamo del restyling di Piazza Matteotti: un luogo sul quale la Fondazione ha posato la sua attenzione perché è forse tra quelli che nel centro storico meritano di essere maggiormente valorizzati.
L’obiettivo della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno è sensibilizzare le istituzioni su quello che si può fare nel nostro centro storico che ha bisogno di essere valorizzato e sistemato. Come dice sempre il sindaco è vero che sono state rifatte le pavimentazioni e Foligno è diventata bella però gli controbatto che sono abituato a vedere le cose che non vanno e noto un certo degrado, vedo qualche pietra che si rompe e che viene sostituita con il cemento, vedo che la città non è pulitissima… e sicuramente bisogna fare qualche cosa.
Da qui l’attenzione puntata su una piazza molto bella, in un punto nevralgico del Centro storico, degradata e dimenticata… Può anticipare qualcosa dell’esito del concorso di idee della Fondazione per Piazza Matteotti?
In modo particolare riteniamo che Piazza Matteotti sia un sito che possa essere valorizzato enormemente per dare quasi un altro volto al centro storico della città: è per questo che abbiamo fatto un bando nazionale di idee per la sua riqualificazione. Abbiamo voluto limitare l’età dei partecipanti a 40 anni per dare un messaggio di valorizzazione dei giovani professionisti e secondo me abbiamo già ottenuto un grande risultato: sono arrivati 53 progetti!
A quando la scelta del vincitore?
Abbiamo fatto una prima selezione controllando i termini delle presentazioni e tutte sono in regola. Il prossimo venerdì 25 gennaio una commissione composta dal sottoscritto, dall’ Arch. Francesco Cellini, dall’Arch. Anna Conti del Comune di Foligno, dall’ Ing. Simone Bori dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Perugia e dall’Arch. Maria Luisa Guerrini dell’Ordine degli Architetti della provincia di Perugia stilerà la graduatoria. È nostra intenzione fare una mostra con questi lavori straordinari: ci sono moltissime idee, alcune delle quali potrebbero sembrare strane, però secondo me ci vuole coraggio, bisogna osare un po’. Il messaggio che vogliamo lanciare è questo: andiamo fuori dal seminato, facciamo qualcosa che stimoli e che al tempo stesso sia utilizzabile, utile, attrattivo.
A questo proposito qual è la vocazione immaginata dalla maggior parte dei progettisti per Piazza Matteotti?
Un filo conduttore per tutti i progetti è quello di utilizzare gli spazi sottostanti la piazza per mostre, occasioni di incontro, cultura e socialità. Anche la parte superiore. E poi ci sono tavole che sviluppano molto la presenza di verde nella piazza superiore…
Adesso la palla passa alla Politica.
Ci sono tavole molto interessanti e noi speriamo che l’amministrazione comunale – quella che arriverà dopo le elezioni – prenda in considerazione di fare qualche cosa per la piazza. Magari i nostri progetti saranno solamente idee, utili a capire che si deve mettere mano a quella parte di città, però si faccia qualcosa! Non seguitino a dire che mancano i soldi, perché se ci sono le belle idee i soldi si trovano. Purtroppo devo dire che in diverse occasioni abbiamo constatato che pur essendoci i soldi sono mancate le idee. Ecco: ci auguriamo che vengano le idee. Noi siamo a disposizione per stimolare, per sollecitare e anche – per quanto possibile – per aiutare a finanziare operazioni di questo tipo. Riteniamo che occuparsi del centro storico non sia più procrastinabile, perché altrimenti questa città fra 10-15 anni non sappiamo dove finirà e invece dobbiamo capire esattamente come dovrà essere. Dovremo lavorare molto per il centro che è la nostra memoria storica, il nostro salotto. Qualcosa dobbiamo fare e ci auguriamo che le prossime elezioni ci portino un’amministrazione capace di raccogliere la sfida.
Nella foto l’immagine inedita del rifugio antiaereo e antischegge realizzato nel 1943 al piano inferiore di quella che ancora si chiamava piazza Impero. La piazza fu realizzata nel 1939 dopo la demolizione di palazzo Bufi-Bocci e casa Alimenti.
FEDERICA MENGHINELLA