La Franca ha di nuovo la sua chiesa
Giorno di letizia domenica 4 novembre in località La Franca, piccolo borgo di origine medioevale sito sul versante orientale del monte omonimo. Si è riaperta, infatti, al culto, dopo il sisma del 1997, la chiesa di San Giovanni Battista. Il piccolo luogo di culto che compare nei documenti dal 1295, costituto da un’unica navata a pianta rettangolare con campanile a vela a doppia fornice, rappresenta per la comunità un vero gioiello ritrovato grazie al recente restauro che ha riportato alla luce antiche decorazioni alle pareti; oltre i lavori di messa in sicurezza, si sono resi indispensabili e opportuni altri interventi come la verniciatura delle pareti esterne, la sistemazione del pavimento e il restauro interno e degli arredi lignei. La santa Messa è stata officiata, dopo la benedizione dell’ecclesia, da Mons. Gualtiero Sigismondi, vescovo della diocesi di Foligno unitamente al parroco Don Gianluca Antonelli. Alla cerimonia inaugurale hanno preso parte anche le autorità civili essendo presente l’assessore ai lavori pubblici Graziano Angeli, particolarmente legato a La Franca traendo origine la sua famiglia dal piccolo borgo. Con spirito devoto e filiale si sono riuniti con gioia a questo sacro rito i parrocchiani che animano questo piccolo agglomerato montano significando quanto forte sia la disponibilità della comunità parrocchiale ad essere il segno della Chiesa che cammina nella storia, apportando ognuno il proprio contributo. La comunità, composta perlopiù dalle nuove generazioni, si auspica che la riapertura al culto della Casa del Signore possa divenire come affermava l’apostolo Paolo “una casa che riunisce”, riportando il piccolo borgo, gravemente danneggiato dal terremoto del 1997, alla vivacità e ai fasti di un tempo quando esso costituiva un importante crocevia della Via Lauretana. Storia, ricordi e fede hanno offerto uno stimolo per risvegliare la memoria, utile confronto per il presente.
EMANUELE GUERRINI