Keep calm… Sono le ore del silenzio. Ma risvegliatevi, gente, risvegliatevi

Keep calm… tutti zitti. Fra 72 ore scatta il momento della riflessione. Domenica si vota. E crediamo che tutti siamo chiamati al momento della ragione. Troppe urla, in questa campagna elettorale, molto strana per la verità. Perché c’è stata una sarabanda di voci che probabilmente non ha dato certezza a chi domenica si dovrà recare alle urne. Crediamo, con tutta onestà, che ci sia bisogno di un’autentica riflessione che possa anche dare un impulso a non disertare le urne ai giovani diciottenni che vanno a votare per la prima volta. Saranno loro le classi dirigenti del futuro ma se noi, che abbiano i capelli bianchi, non indichiamo loro la strada, saranno perduti. Senza tediare nessuno vorrei qui riportare alcune riflessioni. Noi voteremo il 4 marzo ma proprio pochi giorni dopo, il 16 marzo, ricorderemo i 40 anni da quando in via Fani il presidente Aldo Moro venne rapito dalle Brigate Rosse che trucidarono la sua scorta. Il cui monumento, proprio nei giorni scorsi, è stato vilipeso da squadristi nazifascisti. Ebbene, quando Moro stava per varare un Governo nuovo con il contributo del Pci ci fu l’atroce delitto, dopo un’agonia di 55 giorni. Nell’ultimo congresso nazionale della Dc, appena poco prima, il presidente Moro aveva lanciato alcuni moniti che oggi risuonano come imperativi da meditare. Eccoli: “La crisi che travaglia il paese è morale prima che politica. Certo c’è l’ingiustizia non sanata, c’è lo sperpero offensivo. Sono cose che feriscono e favoriscono la decadenza di valori morali e delle virtù civiche. C’è stanchezza, assenza, egoismo, insufficiente senso di responsabilità”. E ancora: “Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera, se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere”. Meditate, gente, meditate.

ROBERTO DI MEO