Arriva un nuovo ceppo influenzale: è l’ansia da collegio incerto
In questi giorni molti commentatori politici nazionali, internazionali, regionali, locali e di quartiere si stanno arrovellando, sondaggi alla mano, su come finiranno queste elezioni. E di pari passo i candidati, sui cui nomi ancora ci sono svariate incertezze, si stanno ammalando di ansia da sindrome da risultato. Già, perché il Rosatellum potrebbe riservare amare sorprese. Pare che per curare questo nuovo tipo di influenza si stia ricorrendo all’American Psychological Association che al tempo delle elezioni di Trump ha cercato di curare l’Esd, Election stress disorder. Molti candidati, che stanno rimbalzando come palline da ping pong tra un collegio uninominale e l’altro e tra una candidatura sulle liste proporzionali e l’altra, hanno cercato su internet le terapie per curare questo Esd. E in Umbria, ovviamente, si viaggia di pari passo. ‘Possiamo stare Sereni?’, avrebbero detto alla vigilia i dirigenti del Pd al segretario Renzi. Intanto il giro di valzer porta Gianpiero Bocci a Foligno, Anna Ascani e Walter Verini in Altotevere, e udite udite il segretario regionale del Pd Giacomo Leonelli, l’’Io non mi candido’ s’è beccato il collegio di Perugia che era stato promesso a Gianpiero Bocci. E ci sarà anche Renzi. Da leggere il post di Luca Barberini su Leonelli che suona sinteticamente così: “Aveva detto non mi candido alle regionali e ce lo siamo ritrovato in Regione, aveva detto che non si candidava a capogruppo del Pd in consiglio regionale e ce lo ritroviamo capogruppo, aveva detto che non si candidava alla Camera…”. E lui risponde che è stato pressato da tanti amici e compagni e che anche la consorte, peraltro folignate di Casenove, lo avrebbe spronato alla battaglia. Hai visto mai che ci troveremo un onorevole… mezzo montanaro?
ROBERTO DI MEO