Come figli incontro ad una Madre: Foligno festeggia la Madonna del Pianto
Domenica 14 gennaio i folignati si sono riversati con il consueto affetto filiale nel Santuario della Madonna del Pianto per venerare la statua della loro celeste Patrona. Dalle prime ore della mattinata, quando al canto del Salve Regina è stato svelato il simulacro ligneo seicentesco, un fiume ininterrotto di migliaia di fedeli ha preso parte alle celebrazioni o semplicemente ha reso omaggio alla Madre di Dio. Anche la città di Foligno, che è consacrata alla Vergine da quasi quattro secoli, ha rinnovato il proprio affidamento durante la solenne celebrazione presieduta dal Vescovo S.E. Mons. Gualtiero Sigismondi. Il momento più atteso e affollato, come al solito, è stato il commovente ricoprimento dell’immagine durante il canto del Tota Pulchra. Cos’è che mobilita i folignati in maniera così massiccia, mostrando il loro attaccamento alla Madonna del Pianto? Sicuramente la certezza della maternità di Maria, come ben mostrano le letture della Messa, e in particolare il Vangelo delle Nozze di Cana. Il Vescovo ha evidenziato la “discrezione e la vigilanza” di Maria, che si accorge come ai commensali manchi il vino e lo segnala a Gesù. Il solenne appellativo “donna” rivolto a Maria, lo stesso che il Figlio userà dalla croce, accompagna il primo “segno” operato da Gesù per mostrare l’amore misericordioso del Padre: una festa che rischia di naufragare, lo sguardo e l’intercessione di Maria, l’intervento che restaura il clima di gioia delle nozze. Anche a noi è rivolta l’esortazione di Maria ai servi: “qualsiasi cosa vi dica, fatela”. L’ascolto delle parole di Gesù è l’unica condizione che ci viene imposta da Maria, che condivide con noi ogni angoscia e ogni speranza, per trasformare il nostro pianto di dolore in pianto di gioia. E questa consapevolezza è il tesoro dei folignati.
FABIO MASSIMO MATTONI