ok - RITORNO A CASA per Gazzetta1

Il 7 dicembre, alle ore 18.30, riapre la chiesa di Maria Santissima Immacolata

«Il Signore Dio tuo è con te, dovunque tu vada» (Gs 1,9). Di queste parole la parrocchia di Maria Santissima Immacolata è testimone con maggior forza, nel momento in cui si volta indietro e si accorge come il Signore, con la Sua paternità costante e paziente, l’ha accompagnata in quest’anno difficile e faticoso. Per le vicende legate al sisma e alla successiva chiusura della chiesa, la parrocchia ha vissuto il senso della precarietà, dell’insicurezza, dell’instabilità. Come le tende degli Israeliti nel pericolo del deserto, così era il pensiero del parroco, dei frati e dei fedeli nell’urgenza delle Eucaristie sotto il tendone. Un pensiero continuo ha mosso questa piccola comunità: tornare nella sua chiesa, rientrare a casa. E Dio non l’ha abbandonata. La Sua voce ha travalicato sempre ogni incertezza, continuando a sorreggerla: «Non temere!». Ora finalmente, con la letizia e la gratitudine nel cuore, la parrocchia di Maria Santissima Immacolata si appresta a rientrare a casa! Quale gioia ineffabile inonda il cuore pronunciando questa parola: la casa! Una casa che aspetta, che apre le sue porte, desidera i suoi figli, ha nostalgia di un essere famiglia che nessun terremoto potrà mai far crollare, brama le pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale. Spunta sopra questa casa la stella cometa di una data che è come squillo di tromba, annuncio di gioia: il 7 dicembre, alle ore 18.30, nella Solennità di Maria Santissima Immacolata, la Celebrazione Eucaristica officiata dal nostro pastore, il Vescovo Gualtiero, e dal Ministro della Provincia dell’Italia centrale dei Frati Minori Conventuali, padre Franco Buonamano, consegnerà nuovamente la chiesa dell’Immacolata ai suoi figli. La gioia di un’intera comunità è incontenibile. Davvero il Signore sa operare meraviglie! Davvero il Signore ha disegnato i nostri volti sul palmo della Sua mano, davvero conosce il numero dei nostri capelli: ciascuno deve sentirsi inondato da quest’Amore, perché è il Signore che chiama per nome! Nella letizia del ritorno il parroco e tutti i frati ringraziano anzitutto il pastore, il Vescovo Gualtiero, per la cura e la premura verso le loro necessità, per la sua operosità nella carità vigile, costante, discreta e sollecita. Lo ringraziano per la sua preghiera, dalla quale mai si sono sentiti separati! Mai potrà essere dimenticato che, all’indomani del sisma, in quel 30 ottobre dello scorso anno, egli celebrò l’Eucaristia con la comunità, nel campetto parrocchiale, facendosi luce nella paura e guida nella difficoltà. Si è potuta vivere, in quel frangente, l’esperienza del salmista: «Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza». Gratitudine alla Curia e alla CEI, perché l’essere famiglia si vive anche nelle circostanze più difficili, e anzi forse proprio in quelle risalta di più la forza della comune speranza, alla quale siamo tutti chiamati. Questa gioia conosce ancora la pena per la chiesa di San Francesco. Dal 31 dicembre dello scorso anno la premura del Vescovo ha fatto sì che l’Oratorio del Gonfalone potesse essere il luogo deputato a rappresentare la chiesa parrocchiale. Un luogo che gli è accanto e che, metaforicamente, vuole significare vicinanza e condivisione. La speranza è che presto, molto presto, sia possibile rientrare anche nella chiesa dedicata al serafico Padre e a Sant’Angela. La comunità si affida nuovamente a Maria Santissima e mette entrambe le parrocchie sotto il Suo manto, le famiglie nelle Sue mani, i giovani nel suo cuore, gli anziani nel suo abbraccio. Con Lei, fontana vivace di speranza, va incontro a suo Figlio, al Signore del tempo e della storia, e si incammina verso la mèta comune del bene e della pace. «Quale gioia quando mi dissero: Andremo alla casa del Signore!» (Sal 122,1).

PADRE DOMENICO FABBRI

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