Istituto San Carlo: la vocazione è la Pastorale Giovanile
“La speranza, quando è autentica, ha memoria del futuro, per questo la vocazione dell’Istituto San Carlo è la pastorale giovanile”. Con queste parole il vescovo di Foligno, mons. Gualtiero Sigismondi, ha introdotto l’annuale festa del San Carlo che, nel pomeriggio di domenica 5 novembre, si è celebrata nello storico Istituto della città. Un’occasione, quella della Festa, per rinnovare anche il mandato triennale del responsabile della Pastorale Giovanile, Michele Tufo, e dell’assistente spirituale, padre Andrea Martinelli, e nominare le due nuove vice-direttrici, Annamaria Bartolini e Valentina Bussotti.
La scelta ha confermato l’innovativa immagine della pastorale giovanile di Foligno, di articolarsi, cioè, in una più ristretta segreteria operativa composta dai soli responsabili, e in una équipe collaborativa in cui, ai responsabili, si aggiungono le forze collaudate di suor Rosaria Delia, David Girolami e Marco Mancinelli e la nuova leva di Marco Del Gatto. La struttura è stata pensata per potersi confermare sempre di più come un servizio, così che l’équipe possa essere lo strumento di raccordo delle varie realtà giovanili per camminare e crescere insieme, raggiungendo tutti quei ragazzi più lontani proprio come sta suggerendo l’esperienza del Sinodo. Non è stato un caso, quindi, che il mandato sia stato indetto proprio in occasione della Festa del San Carlo: il vescovo della città ha rimarcato l’importanza per l’Istituto di avere educatori di prim’ordine, educatori che siano allenatori pronti a dare regole, compagni di strada che condividano la meta da raggiungere, medici che coinvolgano senza lasciarsi travolgere e padri che godano nel veder crescere in grazia e santità i propri figli.
L’invito è stato rivolto a tutte le realtà interne all’Istituto e non solo alla Pastorale Giovanile: il San Carlo, infatti, è la casa degli oltre cento giovani che animano Protemus, reduci or ora dal successo de “La storia infinita”. È l’anima delle riunioni dell’Azione Cattolica che spalanca le sue porte per accogliere tutti quei giovani che non si ritrovano in un gruppo parrocchiale. È la sede degli organi di comunicazione della diocesi, di Radio Gente Umbra e della stessa Gazzetta di Foligno che, con le convenzioni scolastiche per l’alternanza scuola lavoro e i progetti come il Gazzetteen, si spendono per i giovani, cercando di avvicinarli al mondo del giornalismo e ai suoi diversi linguaggi.
L’Istituto San Carlo, allora, è l’anima delle realtà giovanili di Foligno, che deve esistere non come un condominio, ma come una casa in cui ci si rispetta e si è attenti alle esigenze del prossimo, crescendo insieme con gradualità e in gratuità. “Si cresce nella gratuità solo se si condivide”, ha chiosato, infatti, il vescovo Sigismondi: “che il San Carlo, allora, sia il luogo per trasmettere ai giovani la fede e la bellezza del Vangelo, con educatori che siano testimoni della verità e del bene con una grande sfida che li attende, educare all’impegno sociale e politico”.
ANNAMARIA BARTOLINI