Ora è tempo di QuintaNando. “C’ho li speroni de Buffalo Bille”
Cavalieri che vanno, cavalieri che arrivano. Finita la Giostra, gabbatu lu… Metelli che se sta arrovellanno per presentare una bella sfilata sulla Quinta Strada di New York. Unica città che non ha decapitato Colombo e che gli dedica la festa del 12 ottobre. Forse è la protezione de lu bacu della Grande Mela che s’è magnato lu ciurvellu de lu Trumpe (quello vero). Allora Metellone e compagni sfileranno lungo la Quinta Strada il cui nome, guarda caso, è proprio quello dell’accampamento dei legionari romani dove si allenavano a cavallo contro un fantoccio. Da qui il nome Quintana. Orbene, dopo tutte queste manovre, altre se ne annunciano nelle scuderie dei vari rioni. Massimo Gubbini, del Giotti, avrebbe già divorziato e si sarebbe accasato con il rione rivale da cui proveniva: il Croce Bianca. Ma i contradaioli biancocelesti dicono con fermezza che prima che possa correre, molta acqua ha da passà sotto li Ponti. Ancora: Luca Innocenzi, del Contrastanga, avrebbe deciso di lasciare, attirato dalle sirene del rione La Mora che non ha ricevuto emozioni da Mattia Zannori, o da quelle più forti del Cassero dove ha vinto tre volte. Il dottore Lorenzo Paci aveva detto che si sarebbe ritirato dopo aver vinto un Palio. Ciò è accaduto ma la passione equestre forse lo costringerà a serrare i denti un altro anno. Visto che tutti gli altri rioni hanno blindato i loro portacolori resta scoperto il Giotti. Da informazioni dei nostri servizi segreti abbiamo appreso che, nottetempo, Mismetti attraversi frettolosamente la piazza e si infili nella taverna del Prete di Rostoviglio. Si parla di fitti conciliaboli. E il nostro 007 l’altra notte ha captato questo discorso. “Ve corro io, c’ho n’cavallu vonu che se chiama Orlando e c’ho anche li speroni de Buffalo Bille”. Ovvio, QuintaNando.
ROBERTO DI MEO