Assemblea Diocesana “La Chiesa è il mercantile della grazia pasquale”
Si è svolta venerdì 22 settembre all’Auditorium San Domenico l’Assemblea Diocesana, convocata dal Vescovo Gualtiero Sigismondi per dare avvio al nuovo anno pastorale. Il tema, “Alzate gli occhi e guardate le messi che già biondeggiano”, prometteva da parte della nostra Chiesa locale un approccio ottimistico e di apertura nei confronti della società, come confermato dal sottotitolo, che recitava “edificare comunità in uscita, processi da generare”. E la brillante relazione del prof. José Luis Moral De La Parte, docente di pedagogia religiosa all’Università Pontificia Salesiana, non ha deluso le centinaia di presenti, che lo hanno ascoltato parlare di “Vita cristiana, discernimento e rinnovamento evangelico”, a partire dal testo dell’esortazione apostolica “Evangelii Gaudium”, vero programma del pontificato di Francesco. I partecipanti si sono poi confrontati in piccoli gruppi, le cui riflessioni saranno consegnate al Vescovo per l’elaborazione delle linee pastorali che illustrerà il prossimo 11 ottobre ai Consigli Pastorale e Presbiterale riuniti insieme. Un primo messaggio, però, il Vescovo lo ha donato domenica 24 in occasione della Festa della Chiesa Diocesana, che quest’anno ha sostituito la Solennità della Dedicazione della Cattedrale ancora chiusa in attesa della ricostruzione post-sismica. Prendendo spunto dalle letture, Mons. Sigismondi ha incentrato l’omelia sul tema del “lavorare”: il padrone che dà lo stesso salario a tutti, indipendentemente dal tempo in cui hanno lavorato nella vigna, che è immagine della Chiesa, non è ingiusto, ma piuttosto prodigo verso tutti, perché a tutti dona la vita eterna e la grazia di essere invitati a lavorare. Lo stesso apostolo Paolo, che desidererebbe morire per unirsi a Cristo, non sa se preferire la morte o la vita “lavorando con frutto”. “Di cosa ha bisogno la Chiesa?”, si è chiesto il Vescovo. Di “cittadini degni del Vangelo”, di famiglie e comunità che “sentano il dovere di rigenerare la vita ecclesiale” a partire dalla familiarità con Cristo e dalla preghiera, di una Chiesa che viva “concretamente riappropriandosi dei verbi che il Verbo di Dio coniuga nella sua missione divina”, come ha recentemente esortato il Papa. Infine, riprendendo un concetto espresso nella meditazione per i Vespri dell’Assemblea, Mons. Sigismondi ha affermato che nella Chiesa “non c’è spazio per i pavidi ma solo per i ribelli alla mediocrità” e che nella Nave di Pietro, “mercantile carico della grazia pasquale”, non c’è posto per i passeggeri, ma solo per un equipaggio affiatato. Altrimenti, ha ricordato ancora il Vescovo citando il suo predecessore Mons. Giovanni Benedetti, “la nostra pastorale è una lettera spedita senza indirizzo”, senza attenzione alle persone reali del nostro tempo e tutta concentrata solo sul mittente.
FABIO MASSIMO MATTONI