Quintana, si sogna al Campo de li Giochi Il Badia torna a vincere dopo 34 anni
Urla, cori e lacrime di gioia si fondono al plauso generale del popolo della Quintana: il palio spetta al Badia dopo un digiuno durato 34 anni. Al termine di una giostra che ha visto rimanere in gara fino alla fine ben 7 rioni, la “Rivincita” è tutta di Cristian Cordari, che ha saputo guadagnarsi il favore del dio Marte e di tutto il Campo de li Giochi.
È proprio il Badia
di Cristian Cordari e Agnesotta a regalare le primissime emozioni con un ottimo risultato di 53.56 secondi, figli di una tornata pulitissima; ma il prolifico binomio Gianluca Chicchini-Edward England fa subito meglio: 53 secondi secchi e miglior tempo della Rivincita. Deludono Mattia Zannori e Massimo Gubbini, che con una bandierina sfilata e un anello sbagliato spengono i sogni del rione Giotti e La Mora. Il Pertinace Matteo Martelli in sella a Gioia Unica dà il via alla seconda parte della giostra, non riuscendo a regalare al Cassero un risultato più convincente dei 55.93 secondi, con i quali si guadagna comunque l’accesso all’ultima tornata. Sale in cattedra l’espertissimo Gianluca Chicchini, confermando la prima posizione a 1.46.43 secondi totali. Accedono all’ultima parte di
gara anche Spada e Badia, con quest’ultimo in debito di 2 decimi dalla seconda posizione a causa di alcuni problemi in curva. Saluta prematuramente il rione Morlupo, al quale è fatale un anello soltanto spizzato. All’inizio della terza e ultima tornata, è nuovamente il Cassero a dover fare gli onori di casa, ma un parziale di 56.68 gli tarpa le ali e gli preclude gli allori. Buona la prova di Ammanniti e Contrastanga, con il Furente Luca Innocenzi che totalizza 2.42.66 secondi, arrivando fino in fondo alla sua ultima prestazione in bluoro. Il palcoscenico è tutto per Cordari, che con una tenera carezza ad Agnesotta regala un giro da favola a tutti i presenti, volando in prima posizione a 2.41.82. A un passo incolmabile il rione Spada, che vede il pluripremiato Daniele Scarponi arenarsi a 16 lunghissimi centesimi di distanza. Il vero colpo di scena è la tornata tragica del rione Pugilli, che con due anelli e una bandierina manda letteralmente all’aria il netto vantaggio maturato fin lì, consegnando a capo chino il palio al rione Badia, ebbro di gioia per una vittoria in ritardo di mezza generazione.
È proprio Cristian Cordari il primo a non credere al lieto fine, al sogno che pure egli stesso ha regalato alla propria contrada e tutto il popolo della Quintana: «Ancora non ho realizzato bene, ho vinto una gara bellissima. La cosa più bella è stata rendermi conto di aver reso felice tanti ragazzi, tanti giovani che ancora non conoscevano il sapore della vittoria. Sono entrato nei loro cuori, saldando anche quei rapporti che sentivo essersi raffreddati all’interno dell’ambiente. È una vittoria che dedico a tutto il rione, lo Staff e i presenti. L’applauso generale è stato indescrivibile, la mia vittoria più grande».
Spende qualche parola sentita anche il priore del rione Badia, Raoul Baldaccini, rimarcando come per molti fosse “la prima vittoria, un risultato importantissimo che io e Cristian dedichiamo a tutti i ragazzi che sono cresciuti con noi in questi anni. È stata la prima volta che ho sentito applaudire tutto lo stadio, abbiamo realizzato qualcosa di grande. Forse è proprio questo il senso della Quintana».
“Tutte accorrete, o genti de’ Rioni, tutte accorrete a gioir di Vittoria, anco se arride altrui,
ché la concordia e l’amor de la Cittade tutta son pur Vittoria e bella e grande!”
VITTORIO BITTI