Settimana politica
Declino del PSI a Foligno
Oggi, alle elezioni amministrative 2014, i voti per il PSI, con la lista Socialisti riformisti, sono meno di 800, mentre alle elezioni del 1946 furono 5.062. Negli anni i Socialisti hanno espresso Sindaci, Vice-Sindaci e diversi assessori, ottenendo importanti consensi popolari, e hanno deciso le sorti del Comune con Giunte sia di sinistra sia di centro-sinistra. In più di un’elezione comunale il PSI è stato il terzo partito, dopo i colossi PCI e DC. Oggi, nelle due Giunte Mismetti (2009-2014 e dal 2014 ad oggi), i Socialisti cambiano nome, litigano tra eletti, iscritti e assessori. Il Vice-Sindaco della prima amministrazione Mismetti, Romagnoli, si è dovuto dimettere per conflitto di interessi. Anche l’assessore Belmonte nel Mismetti II si è dimesso.
Belmonte rivalutato: nuovo segretario PSI
I 62 tesserati del PSI folignate hanno eletto segretario cittadino del partito Emiliano Belmonte, che succede ad Antonella Donati, la quale insieme a Daniele Pocceschi è nominata vice-segretaria di sezione. L’assemblea ha approvato all’unanimità la mozione del neo segretario comunale “Una terza via per Foligno”, che ha proposto un incontro aperto entro ottobre per la fondazione di un movimento civico per le elezioni comunali del 2019: “un movimento che vorrà includere associazioni, movimenti e cittadini accomunati da forte sensibilità morale di dovere civico e patriottico. Oltre ai socialisti si inviteranno sensibilità social-liberali, repubblicane, riformiste, ambientaliste, cattoliche e movimenti civici che credono nel fare pratico, ma morale per Foligno. Non saranno ammessi avventori dell’ultima ora, transfughi o cercatori di posti al sole”.
Rometti: Ciancaleoni non ci rappresenta
Silvano Rometti, capogruppo in Consiglio Regionale del PSI, ha tolto definitivamente il dubbio: nessuna fiducia al consigliere Roberto Ciancaleoni, eletto nelle liste dei Socialisti riformisti: “Chiedo a giornalisti e istituzioni di rispettare i provvedimenti presi nei confronti del nostro ex-consigliere che ha scelto altre strade. Ciancaleoni non fa più parte dei socialisti e a Foligno non abbiamo più un consigliere comunale”. Rometti se la prende anche con Mismetti: “La telenovela sulla Giunta deve finire. Il PSI non ha apprezzato i comportamenti del Sindaco spesso ondivaghi e furbi nei nostri confronti. Ufficializziamo, dunque, che noi rinunciamo al posto in Giunta. Nessuno prenderà il posto di Belmonte, ma con forza chiediamo al Sindaco il rispetto della coalizione di centro-sinistra. Il posto da assessore non può andare a chi ha minacciato la maggioranza semplicemente per interessi personali”. Il segretario regionale Cesare Carini ha detto che non convaliderà né accetterà più alcuna nuova scissione e divisione interna. Su proposta di Belmonte la sezione è stata intitolata ad Antonio Pinto, giovane socialista recentemente scomparso.
Mismetti: a giorni il nome del nuovo assessore (aprile 2017)
Si dimetteva Belmonte (aprile) e Mismetti dichiarava che lo avrebbe in poco tempo sostituito in Giunta, confrontandosi con rappresentanti del partito. Oggi i Socialisti non vogliono più avere a che fare con il Sindaco. Una situazione paradossale, considerato che le dimissioni di Belmonte sono state un sacrificio per evitare ulteriori rischi per la Giunta Mismetti, considerato che Ciancaleoni non vota con la maggioranza. Belmonte si considerò allora un capro espiatorio, sacrificando la poltrona cui ambiva già dalla scorsa amministrazione, nella quale egli e lo stesso Ciancaleoni sfiduciarono un compagno di partito o quantomeno simpatizzante eletto, il Vice-sindaco Massimiliano Romagnoli. La diaspora socialista ha portato il PSI a risultati elettorali insignificanti rispetto al passato e scontri tra personalità e personalismi, non dando grande prova di coerenza e di qualità dell’impegno politico in Comune. E solo 62 tesserati rimasti non sono un granché. Oltretutto interessi personali e scontri per poltrone non gratificano.