La nostra vita in musica
Si sono mossi a piccoli passi lungo il sentiero della musica, delle note e del canto i giovani ragazzi folignati che l’associazione musicale Green Stage ha introdotto nella vetrina del Festival di Sanremo permettendo loro di mettere in luce le proprie doti. Qui, a notarli, è stata la casa discografica Neverland Records di Genova che li ha scelti tra tanti per iniziare con loro un lavoro di produzione e promozione discografica. Un successo inatteso ma fortemente sperato e sognato. Un importante passo in avanti lungo il percorso di crescita professionale e personale. Una gratificazione per lo studio e l’impegno messi ogni giorno e una nuova base di partenza per continuare a crederci. Sono una cantautrice di nome Benedetta Sabatini e il gruppo musicale “Secondo Modo” composto da quattro elementi, Federico Bocchini (chitarra e voce), Leonardo Tabarrini (basso), Gioele Turrioni (tastiera e synth) e Stefano Ceccacci (batteria). Tutti giovani talenti intorno ai vent’anni. Tutti appassionati di musica e pronti a mettersi in gioco con tenacia ma anche con umiltà, consapevoli che solo il sacrificio e la costanza nell’impegno possono trasformare una passione in una realtà di vita.
In quale momento il canto e la musica sono entrati a far parte della vostra vita?
Benedetta – Credo non ci sia un momento specifico in cui la musica entra a far parte della nostra vita. È la musica a sceglierci, poi sta a noi capire quanto è grande la nostra passione. Per me, personalmente, credo che la musica ci sia sempre stata e sia venuta fuori crescendo.
Secondo Modo – Il canto e la musica sono entrati a far parte delle nostre vite in momenti diversi, c’è chi l’ha scoperta da bambino e chi intorno ai 16 anni.
Cosa sono il canto e la musica per voi?
Benedetta – La musica, e il canto in particolare, sono le cose che mi fanno sentire speciale, diversa in qualche modo. Ogni tanto mi sveglio la mattina e penso: “Sono una cantante e ho la musica nel sangue.” Ecco, credo che nella vita tutti dovremmo avere una passione o un obiettivo da raggiungere. Per me, la musica è quell’elemento essenziale che mi fa andare avanti, nonostante le tante difficoltà che si possano incontrare.
Secondo Modo – Per noi il canto e la musica sono una vera e propria ragione di vita. Tutti e quattro siamo amanti veri della musica e tutti abbiamo fatto e facciamo dei grandissimi sacrifici per portare avanti il nostro progetto! Ci vediamo quasi tutti i giorni, per confrontarci, parlare e fare musica, tutti orientati verso una meta comune.
Descrivete il vostro profilo artistico, la vostra personalità artistica, il vostro stile.
Benedetta – Ho iniziato a studiare tecnica vocale a sedici anni presso la scuola comunale “A. Biagini” di Foligno. Alle spalle ho tre anni di studio in conservatorio nel corso di canto jazz, ma nel frattempo ho sempre cercato di perfezionarmi, in particolare nella tecnica vocale, con diversi insegnanti molto validi del territorio umbro. La mia personalità artistica e il mio stile sono il frutto di 7 anni di studi. Sono nata come cantante pop, ma il mio stile si avvicina molto più al blues e al jazz.
Secondo Modo – Il nostro gruppo è caratterizzato da quattro elementi, ognuno dei quali viene da uno stile musicale differente. C’è chi viene dalla musica punk, chi dal metal e chi dal cantautorato italiano. Tutti questi stili differenti (accomunati comunque dalla passione per la musica pop/rock italiana) si sono fusi l’un l’altro dando vita al sound su cui si basano i nostri brani.
Da cosa o da chi prendete ispirazione?
Benedetta – Io nutro un amore profondo per le grandi cantanti jazz e blues del passato, come Billie Holiday, Sarah Vaughan ed Etta James. Per me sono state il massimo dell’interpretazione del canto. Glieli sentivi nella voce il loro dolore, la loro rabbia e la loro grinta, perché è questo che un artista fa: comunica ciò che sente al pubblico.
Secondo Modo – Siamo tutti e quattro appassionati di musica italiana. Il nostro genere e in particolare i nostri brani inediti prendono spunto dai più grandi artisti del panorama italiano, ovviamente il tutto condito dal nostro sound e modo di fare musica.
La vostra canzone preferita e il vostro cantante preferito.
Benedetta – Non credo di avere un artista preferito in particolare, ce ne sono veramente troppi che stimo. Ma una canzone che apprezzo particolarmente è Fighter di Christina Aguilera. Il titolo, tradotto in italiano, significa “combattente” e mi ritrovo molto in questa veste. Tutti gli artisti hanno dei momenti di scompenso, e quando li ho ascolto questa canzone per darmi la carica giusta per raggiungere i miei obiettivi.
Secondo Modo – Amiamo talmente tanto la musica italiana che sarebbe difficile trovare un artista o un brano capaci di riassumere tutto quanto.
Il canto e la musica vi hanno cambiato nella vita?
Benedetta – Assolutamente sì. Io sono sempre stata una ragazza molto timida, ma il canto mi ha aiutato tanto a tirar fuori la grinta che avevo dentro. Se non ci fosse stata questa grande passione, non so se sarei soddisfatta della persona che sono diventata. La musica mi ha educato, mi ha fatto crescere e mi ha insegnato a percepire le cose in una maniera molto più profonda.
Secondo Modo – Il canto e la musica hanno sensibilmente cambiato le nostre vite, sia prima, sia dopo la nostra unione. Da quando suoniamo insieme molte sono le proposte, difficoltà e scelte a cui siamo sottoposti e insieme cerchiamo sempre di affrontarle, ragionando con un’unica testa.
Come si superano le prime difficoltà professionali senza scoraggiarsi?
Benedetta – Purtroppo, o per fortuna oserei dire, so cosa significa ricevere le porte chiuse in faccia. Fanno male, ma ci aiutano a crescere e a migliorare. Bisogna convincerci che noi siamo migliori di coloro che tentano di scoraggiarci e da lì ricominciare con ancora più grinta.
Secondo Modo – Di difficoltà ne abbiamo incontrate veramente tante e siamo consapevoli che molte altre ce ne saranno. Il segreto per non scoraggiarsi è rimanere sempre e comunque sulla stessa strada, senza mai abbandonare ciò che si ama fare, perché il punto di svolta potrebbe arrivare in qualsiasi momento. Ricordate: per ottenere grandi soddisfazioni e raggiungere i propri obiettivi, scegliete sempre la via più difficile.
Cosa provate prima di salire sul palco?
Benedetta – Adrenalina pura, intesa come voglia di spaccare e sconvolgere il pubblico. Tutto qui.
Secondo Modo – Prima di salire sul palco si prova un mix di emozioni indescrivibili: paura, ansia e presentimento di deludere le aspettative del pubblico. Ma appena si collegano gli strumenti e si inizia a suonare tutto sparisce, lasciando spazio a felicità e grande voglia di divertirsi.
Parlate del vostro incontro con una Casa Discografica.
Benedetta – Ora sto collaborando con la Neverland Records di Genova. Insieme all’associazione Green Stage ci stiamo muovendo per il mio inserimento nel panorama musicale italiano. Intanto, posso dire di avere avuto la mia prima piccola grande soddisfazione, ovvero il mio primo singolo, intitolato “La mia rivincita” che è in vendita in tutti i digital stores. È un traguardo importante e spero di averne tanti altri.
Secondo Modo – Tutto è successo a febbraio del 2017. Ci trovavamo a Sanremo per partecipare al festival Sanremo D.O.C. Il concorso consisteva nel suonare un nostro brano all’interno del Palafiori che si trova vicino all’Ariston. Ci siamo esibiti con il nostro brano inedito “Scorre” e fin qui tutto nella norma. Arrivati alla sera ci siamo diretti al Grand Hotel & Des Anglais per essere intervistati da Green Stage Radio, Agenzia che cura il nostro management, e qui Giorgio Contilli e Francesco Pellovini hanno annunciato in diretta radio, a nostra insaputa, che durante l’esibizione al Palafiori eravamo stati notati da un discografico, ovvero Luca Marci, presidente della Neverland Records di Genova. Inutile negare che l’emozione è stata tantissima, ancora ricordiamo quei momenti con grande felicità. Da quel momento stiamo portando avanti il nostro percorso di produzione e promozione discografica.
Quali sono le doti che un giovane d’oggi deve avere per raggiungere gli obiettivi che si pone?
Benedetta – Voglia di fare e determinazione secondo me sono le cose principali. Non credo ci sia molto altro da aggiungere.
Secondo Modo – Al giorno d’oggi il mondo della musica si è sviluppato in maniera esponenziale, è molto più semplice studiare e la competizione è veramente alta. Per emergere servono molte altre qualità, oltre ad una grande conoscenza del canto e dello strumento, come ad esempio il saper parlare bene sul palco e durante le interviste, scegliere il look adatto alla musica che si suona, sapersi muovere sul palco riuscendo a trasmettere anche uno spettacolo visivo, saper intraprendere le giuste collaborazioni…
Attraverso il canto e la musica vorreste lanciare un messaggio?
Benedetta – Ovviamente. In tutto ciò che scrivo cerco sempre di trasmettere un messaggio al pubblico. La musica è da sempre un modo di comunicare e forse il più pacifico di tutti.
Secondo Modo – Il messaggio che vogliamo lanciare è racchiuso nel nostro nome. Noi siamo i Secondo Modo e Secondo Modo è inteso come seconda modalità di affrontare la vita. Noi veniamo tutti da formazioni differenti, tutte non andate a buon fine. Ci siamo uniti, abbiamo scelto un genere musicale diverso dal solito ed oggi ne siamo soddisfatti. La parola d’ordine è: non mollare mai! Trovare sempre delle seconde modalità di portare avanti i propri progetti, senza arrendersi alle prime difficoltà.
Come immaginate il vostro futuro?
Benedetta – Ho diverse idee al riguardo, ma sicuramente sarà un futuro dove la musica sarà parte integrante della mia vita.
Secondo Modo – Da grandi sognatori quali siamo, immaginiamo il nostro futuro immersi tra musica, palchi e tanto divertimento! Faremo di tutto per realizzare i nostri desideri!
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