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La passione come professione. Simone Tiburzi pilota, ispettore di volo internazionale

Simone Tiburzi è riuscito a coronare il sogno di divenire pilota di aereo. Finiti gli studi all’ITIS di Foligno, l’obiettivo di Simone era di entrare in Aeronautica Militare, e così è stato. È pilota dal 1996, professionista e istruttore dal 2001.

Un mestiere difficile quello del pilota.

Non si finisce mai di apprendere. La strada è lunga per conseguire le licenze di pilota commerciale e pilota di linea con lezioni teoriche e missioni di volo. In seguito bisogna svolgere corsi accessori e di abilitazione ai vari aerei e superare esami che le autorità nazionali rok - tiburzi2ichiedono alle aerolinee per servirsi di equipaggi preparati al massimo.

Ha avuto esperienze sia in Italia sia all’estero.

Sì, il mio iter addestrativo si è svolto sia in Italia sia negli Stati Uniti. In Italia sono diventato istruttore di volo e capo di addestramento in diverse scuole di volo nazionali, e anche esaminatore di volo dell’autorità aviazione civile e comandante responsabile delle operazioni di volo a San Marino. Nel 2013 ho lavorato in Qatar come ispettore di volo di Qatar Airways, tra le compagnie di aeree più grandi al mondo.

Poi il rientro in Europa.

Ho deciso di riavvicinarmi alla famiglia con uno stile di vita più consono alle mie origini e ai miei valori. Oggi sono dipendente di una compagnia aerea spagnola con sede a Barcellona.

Impegno, ma anche soddisfazioni. La professione di pilota offre sempre nuovi stimoli per crescere professionalmente, ma anche umanamente. Dice Simone Tiburzi ai giovani che vogliono studiare da pilota: “siate pronti a sacrifici anche economici e a tenere la valigia pronta per andare dove ci sia possibilità di lavorare e fare esperienza, base per questo mestiere”. Non è da tutti riuscire a trasformare la passione in professione.

GIANCARLO ANTONELLI

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