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Una scuola “Carducci” tutta nuova. La porzione inagibile sarà ricostruita, pronta per settembre

La porzione in muratura della scuola media Carducci di Foligno dichiarata totalmente inagibile a seguito dei recenti eventi sismici verrà ricostruita ex novo nella stessa area in cui si trova attualmente. A confermare la notizia è il vicesindaco con delega alla cultura e alla scuola Rita Barbetti che ha manifestato la piena soddisfazione in merito all’opportunità che è stata data dal Governo di ricostruire il nuovo edificio scolastico e ripristinarlo là dove ha sempre rappresentato un punto di riferimento per la formazione e la crescita degli studenti e dove ancora ha sede ed è attiva quella parte della media Carducci che non ha subito danni a fronte del terremoto. “Soltanto da pochi giorni – ha precisato Rita Barbetti – sappiamo con certezza che la porzione di scuola dichiarata inagibile potrà essere completamente demolita in quanto non ritenuta di interesse storico dalla Soprintendenza”. I fondi per la ricostruzione provengono dalla Protezione Civile e i tempi stimati dal Governo per la realizzazione del progetto della nuova scuola si aggirano intorno ai 9 mesi, consentendo la riapertura a settembre. L’intervento sulla Carducci, infatti, rientra nel “programma straordinario per la riapertura delle scuole per l’anno scolastico 2017-2018” approvato con ordinanza dal commissario straordinario di Governo alla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del Centro Italia Vasco Errani. Nelle quattro regioni colpite dal sisma (Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria) sono 25 i plessi destinati ad essere ricostruiti in modo definitivo. Strutture permanenti che si aggiungono a quelle prefabbricate già messe a disposizione in questi mesi nelle aree epicentro del sisma. In Umbria le scuole interessate, secondo il piano approvato dalla Regione e trasmesso al commissario Errani, sono 5 e, di queste, una si trova a Perugia, due a Spoleto, una a Giano dell’Umbria e una a Foligno (la Carducci, per l’appunto). Dove sarà possibile, come nel caso di Foligno, le scuole attualmente esistenti saranno demolite e lì ricostruite. Dove invece non sarà possibile, si provvederà a delocalizzarle altrove. In ogni caso, le priorità indicate dal “programma straordinario” sono quelle di “assicurare il ripristino, nel corso dell’anno scolastico 2017-2018, delle condizioni necessarie per la ripresa ovvero per lo svolgimento, nelle aree terremotate, della normale attività educativa e didattica”. Viene anche individuato l’obiettivo della ricostruzione in tempi brevissimi e con l’utilizzo di tecnologie che rispettino la vigente disciplina di settore in materia di edilizia scolastica, con particolare riferimento alla normativa antisismica. Previsti anche la riparazione degli edifici scolastici che hanno avuto un esito di agibilità e poi il montaggio e lo smontaggio di moduli scolastici provvisori per le scuole che verranno riparate entro il settembre 2018. Nello specifico della città di Foligno, il vicesindaco Barbetti ha tenuto a precisare che l’impegno dell’amministrazione sul fronte del ripristino di una normale attività educativa e didattica si rivolge naturalmente a tutte le realtà scolastiche della città: “sappiamo bene che sarebbe straordinario poter adeguare tutte le scuole della città ai più moderni canoni di edilizia scolastica e rendere ogni edificio fruibile nella sua interezza per la migliore formazione e crescita degli studenti – ha concluso Rita Barbetti -, purtroppo però non sempre è possibile fare il meglio, perché ogni giorno facciamo i conti con dei bilanci comunali talmente esigui da non permetterci di realizzare quello che sapremmo e vorremmo mettere in pratica per far crescere e migliorare la città. In ogni caso, tutto quello che rientra nelle nostre possibilità, ci impegniamo per farlo”.

MAURA DONATI

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