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Quei vuoti incolmabili: le dipendenze

Negli ultimi anni si è assistito ad un sostanziale incremento nei consumi di droghe, oltre ad un preoccupante mutamento nella concezione delle stesse. L’instaurarsi di nuove modalità relazionali fra i giovani e le sostanze ha portato ad una loro nuova collocazione nell’immaginario collettivo. Molte, prime fra tutte alcol, cannabis, cocaina ed ecstasy, sono spesso percepite dai giovani come ricreazionali, da usarsi in compagnia, per divertimento, in modo più o meno episodico. Il pericolo dipendenza viene associato al consumo quotidiano di grandi quantità di sostanze stupefacenti e non a quello circoscritto al fine settimana o a particolari occasioni, affermando con certezza la possibilità di una facile convivenza con il loro uso ricreazionale. Da un’indagine effettuata di recente si evince che i giovani consumatori sono studenti che non vivono in condizioni di marginalità sociale, né economica, che raramente hanno una dipendenza, che non percepiscono il loro comportamento né come problematico, né deviante, sono ragazzi che studiano o lavorano, hanno un gruppo di amici; non emerge un’evidente situazione di disagio come era per la tossicodipendenza da eroina, spesso il contesto è di agio economico e culturale. I nuovi stili di consumo sono rappresentati dall’assunzione contemporanea di più sostanze, legali ed illegali, usate alternativamente, in sovrapposizione e/o in “supporto” l’una dell’altra. La fascia d’età dai 15 ai 24 è quella in cui il consumo è maggiore e solo in una piccola minoranza l’uso/abuso non terminerà e passerà a nuove forme fino ad arrivare alla dipendenza. Alcol e cannabis risultano essere le sostanze maggiormente diffuse, rilevanti risultano essere anche i consumi di psicofarmaci, cocaina e sostanze psico-stimolanti. L’utilizzo sembrerebbe essere associato spesso anche ad un substrato di fragilità psicologica. Sul territorio del folignate i servizi per le dipendenze sono molto articolati ed offrono risposte variegate e altamente specialistiche. Negli ultimi anni il trend delle morti da overdose in Umbria e nel folignate è in diminuzione anche se negli ultimi mesi due giovani folignati sono scomparsi per questo motivo. Qui di seguito alcuni dati umbri sulle morti da overdose rilevati dall’osservatorio epidemiologico regionale Dipendenze:

Anno 2013: 18 decessi in Umbria, di cui 14 nella provincia di Perugia e 4 nella provincia di Terni.

Anno 2014: 13 decessi nella provincia di Perugia, il dato di Terni non è stato rilevato da parte della Prefettura di Terni.

-Anno 2015: 13 decessi in Umbria, di cui 9 nella provincia di Perugia e 4 nella provincia di Terni.

I dati del primo semestre 2016 non sono ancora disponibili, ma al fine di mantenere il trend delle morti in diminuzione il Dipartimento delle Dipendenze della ASL2 Umbria proseguirà nel suo operato investendo in modo particolare nelle attività di prevenzione.

SONIA BISCONTINI

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