Cambiamo musica, puntiamo sulla cultura
Una città vivace e dinamica, che molto ha da offrire ai giovani, soprattutto da un punto di vista musicale. Descrivere così Foligno, fino a una decina di anni fa, sembrava quasi impossibile. E invece la città, grazie a tante iniziative portate avanti negli anni dai suoi giovani abitanti, si è riscattata dall’etichetta di luogo deserto e culturalmente povero. Un insieme di attività che, nel solco della tradizione, ha portato innovazione e sperimentazione, a contatto con le ricchezze storico-artistiche del territorio. Parliamo delle diverse associazioni culturali che con tenacia e impegno hanno creato festival di grande importanza, come Dancity Festival, Young Jazz, Umbria World Festival per citarne alcuni, o appuntamenti musicali come quelli organizzati da BlackSheep. Eventi di musica elettronica, jazz contemporaneo, world music, indie-rock, che hanno stimolato le nuove generazioni, le quali pullulano di tanti appassionati, tra musicisti, DJ e band di vario genere. Dancity, ad esempio, fece il suo primo ingresso proprio nel 2006, con la prima edizione dell’omonimo festival, riconosciuto tra i più grandi festival di cultura e musica elettronica a livello nazionale. Dopo dieci edizioni in crescita quest’anno si è trovata di fronte all’esigenza di fermare il festival e di creare un evento di autofinanziamento, che si svolgerà venerdì 1, sabato 2 e domenica 3 luglio nel centro storico della città, con Palazzo Trinci quale location principale. Un evento ad ingresso gratuito – con artisti umbri, workshop per i più piccoli e una mostra video-fotografica sui 10 anni del Festival – dal significativo titolo di “Umbria Resistance”. Come a dire, Dancity non si ferma, resiste. Sì, perché non sono poche, in realtà, le difficoltà in ambito logistico ed economico che spesso le associazioni di questa natura si trovano ad affrontare per realizzare eventi che hanno un impatto fondamentale sul territorio, sia a livello turistico che sociale. Difficoltà che si ascrivono nel ruolo che la cultura, musicale e non, ha assunto oggi nelle istituzioni. Eppure tanto è stato creato, basti pensare alle numerose attività commerciali che hanno arricchito il centro storico in questi ultimi mesi, in cui spesso si ha l’occasione di ascoltare un concerto o un DJ set, oppure alla nascita di locali, come il club Serendipity, che cercano di far conoscere e apprezzare nuove tendenze musicali. Ciò nonostante si ha tuttora l’idea che Foligno sia un luogo in cui le iniziative eno-gastronomiche siano i principali appuntamenti d’incontro per i cittadini: sicuramente importanti per il territorio, ma non va sottovalutato il grande fermento culturale e musicale che rappresenta l’anima giovane del mondo folignate. L’appello che si vuole lanciare alle istituzioni, dunque, è quello di sostenere ancora di più queste iniziative, di riconoscere e valorizzare il prezioso lavoro di volontariato delle varie associazioni, che hanno contribuito a far diventare Foligno un polo fondamentale in Umbria e non solo per la capacità di saper unire scorci suggestivi, cibo eccellente e musica di qualità.
SARA PRESILLA