L’Ente Giostra visita la Gazzetta
Nel pomeriggio dello scorso 6 giugno la nostra redazione ha avuto l’onore e il piacere di ricevere in visita Domenico Metelli e Mauro Silvestri, rispettivamente presidente e responsabile delle comunicazioni dell’Ente Autonomo Giostra della Quintana di Foligno. Quest’anno ricorrono i 70 anni della Giostra, così l’Ente ha voluto ringraziare ed omaggiare la Gazzetta e il vescovo mons. Gualtiero Sigismondi per la forte attenzione data negli anni alla Quintana. Lo spirito della Giostra dei settant’anni è volto al futuro, ma consapevole di poter vantare una grande storia dietro di sé. La prima radicale innovazione è quella riguardante il terreno della pista. La nu
ova pista è stata realizzata e progettata da un’azienda del calibro di Equiteria, la quale si occupa dei terreni di tutte le maggiori gare equestri. Il terreno è progettato e costruito a regola d’arte per il cavallo, che potrà galoppare in modo più veloce, sicuro ed elastico. Inoltre il rumore ideale degli zoccoli che calpestano il nuovo suolo del Campo de li Giochi rende l’atmosfera ancora più pregna di magia e spettacolo. L’altra novità è quella che invece guarda con fierezza e gratitudine al passato. Stando alle parole dell’architetto Luciano Piermarini: “Il progetto è quello di creare un catalogo di una grande mostra che rappresenti la città di Foligno”. L’idea è quella di allestire un circuito virtuale dove poter avere una descrizione degli artisti e dei gonfaloni che si sono succeduti nel tempo, anche mediante l’aiuto prezioso del critico d’arte Vittorio Sgarbi. La Quintana nel 1946 ha preso con fermezza la difficile eredità lasciatagli dalla seconda guerra mondiale riuscendo a mantenere la manifestazione costante e viva nel tempo. Perciò un’altra sorpresa di quest’anno è la serata “Quintana Vita Mia. 70 anni di amore per la città”, che vedrà partecipare i personaggi di spicco delle giostre passate. Altro aspetto rilevante da considerare è quello finanziario: l’enorme macchina economica della Giostra di fatto si muove all’unisono con le imprese del territorio che dall’evento traggono ingenti benefici. La Quintana scuote Foligno tanto quanto tutti i partecipanti della manifestazione. Non solo è capace di far gioire e piangere insieme persone sotto la stessa bandiera rionale, ma anche di dare origine a quel silenzio incantato e ferreo che accompagna ogni cavaliere durante la gara.
GIACOMO TONI