Festa di Scienza e di Filosofia VI edizione
La Festa di Scienza e di Filosofia è giunta alla VI edizione, un traguardo impensato anche per gli ideatori. Il tema sarà il coraggio di conoscere, ripreso dalla frase di Immanuel Kant. I punti fondamentali del programma sono: la presenza di relatori di grande spessore in ambito scientifico e filosofico, l’apertura ai giovani, la partecipazione, come partner scientifici, dei maggiori Enti di ricerca italiani, la proposta di laboratori scientifici, attraverso la sezione Experimenta, dislocati in città.
Ringrazio per l’ospitalità la Gazzetta di Foligno e ne approfitto per alcune riflessioni.
La prima riguarda l’interesse sempre maggiore di folignati e non per la Festa di Scienza e di Filosofia, un evento proposto da una città non piccola, ma neanche fra le più grandi d’Italia. Lo spessore scientifico e culturale dei protagonisti ha attratto e coinvolto persone provenienti da tutta Italia e dall’estero; ciò manifesta l’interesse e il bisogno di un innalzamento del livello del confronto culturale. I temi attuali della Scienza, della Filosofia e delle Religioni e i loro rapporti con la Società sono centrali nelle accademie e nella vita di tutti i giorni. La Scienza ha cambiato il modo di acquistare, viaggiare, lavorare e quindi di pensare. La seconda si collega alla sollecitazione lanciata da Roberto di Meo sulla Gazzetta di Foligno, in cui si parlava del significato e della portata di un impegno forte della città nell’ambito scientifico in termini di formazione e istruzione qualificata e di relazioni con gli ambiti più avanzati della ricerca. La scienza è uno dei pochi terreni di proficua collaborazione fra paesi del mondo, spesso divisi, basti pensare al CERN o ai progetti sulla mappatura del genoma umano, sullo studio del cervello o sull’esplorazione spaziale. La terza riflessione riguarda l’utilità di dotare Foligno di strutture culturali impegnate nella diffusione della scienza. Mi riferisco al Laboratorio di Scienze Sperimentali, a cui va data prospettiva, solidità economica e finanziaria, ma anche al progetto del Parco delle Scienze e delle Arti, previsto nell’area dell’ex zuccherificio, da più di 30 anni diventata, da luogo di produzione, area del degrado. La proprietà e l’Amministrazione comunale debbono raggiungere un accordo per la sua valorizzazione. Esiste il progetto scientifico del Vision, elaborato da 20 scienziati di fama internazionale, finanziato dal MIUR e dal Comune di Foligno, esiste la disponibilità della Regione Umbria ad inserirlo nella programmazione europea. Se si perde tale occasione ci sarebbe poco futuro per amministratori e forze politiche che non si siano impegnati per tale progetto.
La quarta è per il futuro di Festa di Scienza e di Filosofia; i suoi organizzatori con maggiori responsabilità hanno un’età che non consente di essere il futuro. Le dimensioni raggiunte implicano la necessità di una scelta: dar vita a una struttura organizzativa ben solida o potenziare a tal fine il Laboratorio di Scienze Sperimentali.
Fra qualche giorno torneremo a parlare del contenuto di queste riflessioni. Ora dobbiamo vivere i giorni della Festa di Scienza e di Filosofia.
Pierluigi Mingarelli,
Direttore Laboratorio di Scienze Sperimentali