Lavoro e sviluppo sostenibile: imprese a confronto sull’ambiente
L’Umbria verde attraversa il mondo intero
“Di fronte ad una società incerta la Chiesa di Foligno riflette sul lavoro e lo sviluppo sostenibile. La Commissione per i problemi sociali e del lavoro della Diocesi di Foligno da 5 anni e attraverso questo appuntamento annuale ha incontrato aziende attente ai valori della Dottrina Sociale della Chiesa”. Così Don Luigi Filippucci ha iniziato il convegno sul Lavoro e Sviluppo Sostenibile ospitato dall’Azienda Unitekno. “Tentiamo di essere presenti – continua il Monsignore – per essere attenti alle esigenze della nostra città in particolare a quelle dei giovani oggi rappresentati da una classe dell’ITE Scarpellini di Foligno (III Relazioni Internazionali), particolarmente sensibili alla tematica che andremo a trattare grazie anche al progetto cittadini del mondo a cui hanno partecipato. L’amministrazione comunale, rappresentata dall’assessore Giovanni Patriarchi, sottolinea la presenza lungimirante di piccole e medie imprese nel nostro territorio, che hanno guardato al mercato globale e hanno saputo affrontare la crisi senza creare disoccupazione. Per i giovani il Comune sta seguendo progetti europei per la formazione e la mobilità in Europa.
Il Prof. Sergio Sacchi, economista e docente di Programmazione Economica presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Perugia, ha spiegato come gli operatori agiscono in un sistema economico partendo dalle attività di base per soddisfare i bisogni e come coordinare i vari attori che intervengono al fine di garantire a tutti la distribuzione della ricchezza. Al centro del meccanismo esplicitato c’è la persona che con il lavoro si realizza economicamente e socialmente, cioè diventa uomo. I dati sulla disoccupazione in Umbria sono allarmanti e non bisogna crogiolarsi sui miglioramenti millesimali, sottolinea il Professore, perché uno 0,1% in meno di disoccupazione non risolve il problema dei tanti senza lavoro né il dramma che stanno vivendo oggi le famiglie. Quindi lo sviluppo di un paese deve essere sostenibile dal punto di vista economico, deve raggiungere obiettivi sociali quali la salute dei cittadini, la formazione professionale, la giustizia sociale, la coesione e l’integrazione e deve rispettare l’ambiente. L’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, esplicita che non si deve compromettere il futuro dell’uomo, ma garantire risorse per coloro che verranno dopo di noi”.
Interessante per i presenti, imprenditori locali di piccole, medie e grandi imprese, direttori di banche del nostro territorio, è stato apprendere che tutte le citazioni riportate dall’economista nella sua lezione interattiva erano di Papa Bergoglio.
Molto significativo è risultato l’intervento di Stefania Proietti, un esempio di imprenditrice, docente Universitaria di macchine a fluido e motori nella Facoltà di Scienze e Tecnologie Applicate dell’Università Marconi di Roma, ma anche madre di due figli, che con semplicità e tanta professionalità ha riportato i risultati di un’attività vincente che sta facendo conoscere l’Umbria in tutto il mondo. Assisana di origine e di residenza insieme a due colleghe ingegneri ricercatrici, ha avviato una start-up 15 anni fa, la “Tree Srl” (Tecnologie per la Riduzione delle Emissioni Engineering), che insieme al lavoro e al profitto sta raggiungendo obiettivi sociali importanti; non a caso la Professoressa ha da sempre abbracciato i valori cristiani e continua a mettersi al servizio della Diocesi di Assisi e delle persone. Collabora da anni con la Pastorale Sociale e del Lavoro della nostra Diocesi nel progetto cittadini del mondo per diffondere una mentalità di imprenditoria a cui tutti dovrebbero adeguarsi. Una bella lezione di vita per gli imprenditori presenti, ma anche per i ragazzi dello Scarpellini che hanno potuto vedere attualizzate le teorie da loro apprese sui banchi di scuola sull’economia etica.
La dottoressa Proietti ha creduto 15 anni fa nello sviluppo sostenibile e insieme alle sue collaboratrici è partita con il protocollo di Kyoto offrendo servizi energetici alle aziende allo scopo di ridurre l’utilizzo di petrolio. “Chi fa ricerca anticipa il mercato e noi abbiamo lavorato tanto su questo – ha esplicato la Proietti – stiamo insegnando come ridurre le emissioni di carbonio in Cina. Sulla catena himalayana abbiamo 29 stazioni meteo dove dei ricercatori italiani hanno scoperto che il ghiaccio presente si annerisce a causa delle biomasse che si bruciano nei villaggi sottostanti. Siamo intervenuti installando un pannello solare made in Umbria e gli abitanti con piacere hanno accolto la proposta di non accendere più i camini che tanto inquinano; l’OMS ha pubblicato i dati sulle morti per inquinamento da fumi e noi stiamo lavorando per abbatterli. Dobbiamo avere la fiducia di essere dei nani sulle spalle dei giganti”.
Quindi la vicepresidente alla Camera dei Deputati Marina Sereni ha illustrato tutti i provvedimenti che il parlamento sta attivando in merito al lavoro e alla sostenibilità ambientale, in considerazione delle normative europee e internazionali.
Il Vescovo di Foligno, nel ringraziare i partecipanti, ha ricordato che il rischio che si corre è quello di essere assistenti sociali, bisogna invece essere costruttori del bene comune. Gli imprenditori sono la Porta Santa e i lavoratori gli stipiti; l’architrave è la finanza agganciata ai posti di lavoro, la soglia la tecnologia sostenibile, la chiave è l’innovazione sociale.
PAOLA POMPEI