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SATIRA CAUTELATIVA: La politica e la guerra dei Presepi – Manca solo il canto “Tu scendi da 5 stelle”

Ormai siamo al paradosso. Basta che un incauto (per non dire peggio) preside decida di abolire il Natale tramutandolo in festa d’Inverno ed ecco che si scatena una buriana feroce. Siamo arrivati alla guerra dei presepi. Una cosa umiliante che deturpa la splendida festa del Natale. Che ha un valore importante per i cristiani mentre per i laici, agnostici, buddisti, musulmani, scintoisti e seguaci di Manitù, rappresenta un momento di sfrenato consumismo e di allegra convivenza. Quindi ognuno se la gode come gli pare. Giustamente! Invece, a guastare l’atmosfera di serenità e di speranza che prelude la chiusura di un anno di triboli, alcuni politici piazzaioli approfittano della vergognosa leggerezza di un preside per scatenare una pericolosa guerra religiosa. E allora vediamo che il capo leghista Salvini si mette a fare il rappresentante di presepi mentre nasconde nella mano destra una pistola pronta a sparare contro gli alieni invasori. Gli va dietro la Meloni sperando di beccare la scia, tanto per restare in tema, della Cometa leghista. E mentre negli stati multietnici come l’America e il Regno Unito il Natale non reca fastidio a nessuno, i nostri politici scendono in campo per rimarcare diversità che annidano solo spettri. Adesso non vorremmo che anche i grillini decidano di farci cantare… “Tu scendi da 5 stelle”.

ROBERTO DI MEO

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