Porta Santa Foligno 250

Giubileo straordinario della Misericordia

L’inaugurazione del Giubileo
Il Papa ha voluto dare un assaggio dell’Anno Santo della Misericordia quando, in visita in Centrafrica, ha aperto la Porta della Misericordia della Cattedrale di Bangui. L’8 dicembre, Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, ha poi provveduto ad aprire la Porta Santa della Basilica Vaticana, inaugurando solennemente il Giubileo. Il forte decentramento di questo Anno Santo, però, ha fatto sì che anche nelle Chiese locali ci sia una Porta della Misericordia, che i fedeli – pentiti, riconciliati con Dio e in unione di preghiera con il Papa – possano varcare per ottenere l’indulgenza, ovvero la rimozione della pena per i peccati commessi. In tutte le Diocesi del mondo, dunque, saranno aperte queste porte che simboleggiano l’accoglienza della Chiesa nei confronti degli uomini che si lasciano “toccare” dall’amore di Dio, dalla sua misericordia, dal suo perdono. Il Vescovo di Foligno, S.E. Mons. Gualtiero Sigismondi, aprirà la Porta della Misericordia con una celebrazione che inizierà domenica 13 dicembre alle ore 17.30 nella chiesa di San Francesco, santuario di Sant’Angela da Foligno. Dopo la lettura della Bolla di indizione del Giubileo e con l’intercessione di Sant’Angela – che ha conosciuto la misericordia di Dio per i suoi peccati proprio all’inizio della sua esperienza mistica – una processione percorrerà Piazza San Francesco, Via Cairoli, Via Saffi e Via Gramsci per raggiungere Piazza della Repubblica, dove il Vescovo aprirà e varcherà la Porta della Misericordia. La porta scelta è il bellissimo portale romanico della facciata laterale della Cattedrale di San Feliciano, quella che si affaccia sulla Piazza e sul Palazzo Comunale, luoghi d’incontro e di relazione, a significare l’attenzione della Chiesa per i luoghi in cui si svolge la vita degli uomini nella sua quotidianità.

Porta Santa FolignoIl programma del Giubileo
Il programma locale del Giubileo vuole introdurre il tema della misericordia nei percorsi ordinari della vita della Chiesa: innanzitutto, sarà più forte l’invito delle comunità cristiane a riscoprire l’amore di Dio attraverso opportune catechesi e una maggiore attenzione per il sacramento della Confessione, che il Vescovo amministrerà personalmente in Cattedrale ogni sabato pomeriggio; inoltre, ogni domenica di Quaresima saranno celebrate le “stazioni quaresimali” nelle cinque zone pastorali della Diocesi, con un percorso penitenziale che coinvolgerà alcune significative espressioni di misericordia del territorio; infine, sempre in Quaresima, il 4 e 5 marzo, la chiesa del Monastero di Santa Lucia ospiterà “24 ore per il Signore”, un tempo in cui tutta la Chiesa, in contemporanea in tutto il mondo, adorerà Gesù Eucaristia e gusterà il perdono del Padre attraverso il sacramento della Penitenza. La Diocesi di Foligno propone anche due pellegrinaggi, che sono segno visibile della volontà dell’uomo di cercare Dio e il suo perdono: nel pomeriggio di domenica 17 aprile è previsto un pellegrinaggio al Santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza, mentre sabato 1° ottobre tutti i fedeli delle Diocesi umbre sono invitati a Roma. La Porta della Misericordia nella Cattedrale di San Feliciano verrà solennemente chiusa domenica 13 novembre 2016.

La Porta della Misericordia
La Porta della Misericordia scelta per essere varcata durante il Giubileo è il portale della facciata minore della Cattedrale, arco romanico a ghiera multipla in marmo bianco e rosso ammonitico attribuito ai maestri Binello e Rodolfo e risalente al 1201. Esso appare, nella sua complessa simbologia, come un inno a Cristo Signore del tempo, ed è caratterizzato dalla presenza del sole, della luna, di dodici stelle e dei segni dello zodiaco. L’arco, preceduto da due leoni, è contornato dal tema della vite, che rimanda sia a Cristo, sia alla Chiesa. Nel sottarco, sopra le due figure del Papa e dell’Imperatore, tra i simboli dei quattro Evangelisti sono visibili Eva e Maria, che simbolicamente aprono le porte all’umanità creata da Dio e rinnovata in Cristo. Due iscrizioni datano l’opera al giugno 1201 (“Nel giugno 1201 le stelle, il sole e la luna svelano i loro tempi puri”) e ne attribuiscono la committenza al Vescovo Anselmo (“Anselmo, Vescovo della Chiesa di Foligno e Nocera, volle quest’opera”).

FABIO MASSIMO MATTONI

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