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Il Villaggio/Terra di Maurizio Cancelli sarà esposto a Ginevra nel Palazzo delle Nazioni Unite

“Voglio far dimenticare per un attimo le gravi tragedie del tempo presente reinventando un villaggio: tutto bianco, con il paesaggio disegnato in forme geometriche, pulite. Un rimando a un nuovo Umanesimo che si ispiri al ‘400 quando al centro dell’Universo fu messo l’uomo. Bisogna però ricordare che ora come allora al centro di tutto c’è la terra”. Con queste parole Maurizio Cancelli inizia ad illustrare la sua idea di un Villaggio/Terra nuovo rappresentato da un cubo – al momento collocato all’interno della chiesa dei santi Pietro e Paolo – le cui pareti raccontano il paesaggio del preappennino che comprende i comuni di Foligno, Trevi e Sellano: sul bianco dello sfondo è tracciato in perfette linee geometriche il paese di Cancelli ed il territorio circostante. Si accede all’interno da due porte: l’una indica il passato che, attraverso un sentiero, conduce alla terra. Essendo un allestimento metaforico, sarà una zolla – di Cancelli, naturalmente – e insieme ad essa ci saranno dodici pecore, ovvero gli animali: l’una e le altre indicano la capacità di soddisfare i bisogni primari dell’uomo.
L’altra porta si apre verso il futuro: a simboleggiarlo ci sono dodici bastoni, finemente dipinti, scelti tra le più diverse specie di legname della montagna. Essi raffigurano l’uomo che si mette in cammino e indica ai visitatori quale sia la strada verso il tempo che verrà e, osservando la terra e gli animali, riesce anche a far comprendere l’importanza del rapporto con Dio.
Infine, all’ingresso ci saranno tante cuccumelle che sul fondo portano impressa la mano sinistra di Maurizio Cancelli: piccoli otri bianchi che un tempo conservavano le cose preziose della famiglia e della comunità, gelosamente custodite dalla mano del cuore mentre la mano destra era destinata alla donazione.
Questo progetto, frutto di una lunga elaborazione, sarà esposto nel Palazzo delle Nazioni Unite a Ginevra e sarà inaugurato il 24 ottobre. Per quest’opera a Maurizio Cancelli, Presidente della Comunanza Agraria di Cancelli, è stato conferito l’alto riconoscimento delle Nazioni Unite – tramite l’Organismo UNCTAD – di rappresentare il suo progetto destinato a un territorio che però dal preappennino volge lo sguardo verso paesi lontani, verso quelle realtà del terzo mondo in cui i suggerimenti di Maurizio Cancelli possono tracciare nuove strade nella ricerca e nel reperimento di forme antiche o anche nuove di lavoro.

FRANCA SCARABATTIERI

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