Un’Assemblea “storica”
Marco Tarquinio ed Andrea Riccardi aiuteranno la Chiesa di Foligno ad individuare nuovi percorsi pastorali alla luce della Evangelii Gaudium
L’Assemblea diocesana che si svolgerà il prossimo 18 settembre si preannuncia “storica” per la Chiesa di Foligno a causa di una molteplicità di ragioni concomitanti. L’appuntamento cade alla soglia dell’ottavo anno di episcopato del Vescovo Gualtiero, dopo tre lettere pastorali, una lunga visita pastorale e la recente “chiamata” a presiedere la Commissione episcopale per il clero e la vita consacrata della CEI. L’intera comunità diocesana dovrebbe percepire l’urgenza di “affrettare il passo” verso quella “conversione missionaria della pastorale” alla quale il suo pastore l’ha richiamata con sempre maggiore insistenza. L’Assemblea anticipa di qualche settimana il Convegno ecclesiale nazionale di Firenze, nel quale la Chiesa italiana si interroga su come rendersi più vicina alle persone e alla loro vita reale, come condizione per l’annuncio e la comunicazione della fede. Altri percorsi della Chiesa universale e di quella locale si incontrano al crocevia di questo appuntamento: il Sinodo dei vescovi sulla famiglia, l’imminenza dell’Anno Santo straordinario dedicato alla Misericordia, l’approssimarsi del cinquantenario dalla conclusione del Concilio Vaticano II. Non si tratta di una serie di accadimenti scollegati l’uno dall’altro, ma di una tessitura, un intrecciarsi di fili che, sotto la spinta del magistero di Papa Francesco, sta rinnovando il volto della Chiesa. Non una rivoluzione, come auspicherebbero alcuni, ma nemmeno un’operazione di maquillage, come vorrebbero far credere altri. Lo spostamento dell’asse dal piano teologico-dottrinale a quello pastorale (qualcosa di analogo fu detto a proposito del Concilio Vaticano II) non è una ritirata strategica e nemmeno un “travestimento” per superare le linee di difesa. È un moto originato dalla consapevolezza che la salvezza viene dall’incontro con una Verità la quale, prima di essere un numero del Catechismo o un articolo del Codice di Diritto Canonico, è una persona: Gesù. Il titolo-slogan scelto per l’Assemblea 2015, “Costruire ponti, non alzare muri” vuole rendere visibile il dinamismo che trae la propria spinta della continua novità del Vangelo che “riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù” (Evangelii Gaudium, 1). La riflessione sarà alimentata dal lavoro dei delegati di tutte le parrocchie, delle associazioni e dei movimenti che il 4 settembre si ritroveranno per capire quali sono gli ostacoli da superare e per immaginare piste concrete di lavoro.
Due relatori di assoluta levatura, Marco Tarquinio, direttore di Avvenire e Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio ed ex Ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione nel governo Monti, raccoglieranno nell’assise dell’Auditorium San Domenico le sollecitazioni della comunità diocesana e la aiuteranno ad individuare il primo le direttrici verso le quali progettare ponti, il secondo i modi concreti per realizzarli. Un’Assemblea storica, dunque, per tante concomitanti ragioni, per una Chiesa che, mai come oggi, sente di dover pronunciare a voce alta le parole del Concilio: “Nessuna ambizione terrena spinge la Chiesa; essa mira a questo solo: continuare, sotto la guida dello Spirito consolatore, l’opera stessa di Cristo, il quale è venuto nel mondo a rendere testimonianza alla Verità, a salvare e non a condannare, a servire e non ad essere servito” (Gaudium et Spes, 3).
VILLELMO BARTOLINI