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Settimana Politica

Ente Giostra: bilancio approvato senza supporto Sindaci Revisori
È questa una delle osservazioni descritte nella relazione del Collegio Sindacale sul bilancio consuntivo 2014 dell’Ente Quintana. E cioè i Revisori dei Conti invitano (non è la prima volta) ad effettuare la modifica statutaria da tempo ritenuta indispensabile affinché il bilancio consuntivo venga sottoposto per il parere al Comitato Centrale con l’indirizzo del Collegio Sindacale e il bilancio di previsione sia corredato dal parere degli stessi Revisori, i quali ritengono anche necessario un aggiornamento della stima del patrimonio complessivo dell’Ente, viste le perdite di valori in campo nazionale. Lo Statuto della Quintana dispone che del patrimonio dell’Ente “deve essere redatto al 31 dicembre di ogni anno un inventario”, proprio per garantire il pagamento delle obbligazioni contratte con i terzi. Gli immobili di proprietà, indicati in bilancio per euro 2.297.270 sono supportati da una perizia di stima effettuata dal magistrato Arnaldo Radi nel 2008 (sempre su sollecitazione del Collegio Sindacale). Altro rilievo espresso nella relazione dai Sindaci Revisori è che nel bilancio il Consiglio direttivo dell’Ente non ha proceduto ad accantonare la quota annuale di ammortamento delle immobilizzazioni materiali (valutate al costo storico), “evidentemente per commisurare il risultato di esercizio”. Ma i principi contabili stabiliscono che la procedura di ammortamento deve essere sistematica per ogni esercizio e le quote non possono essere determinate e variate arbitrariamente: evitare la procedura di ammortamento vuol dire avere dubbi sul valore delle immobilizzazioni; ecco dunque la necessità di procedere a nuova stima. Altra segnalazione dei controllori del bilancio riguarda i contributi di Enti da ricevere per 241.684 euro, non tutti supportati da idonea documentazione (un credito di 15.000 euro inserito nel 2013 nei confronti della Provincia di Perugia non è coperto da delibera). Il credito verso il Comune di Foligno è di 163.684,23 euro, di cui 85.000 relativi al 2014 e 78.684,23 ad anni pregressi. Il totale delle entrate dal Comune, nel 2014, è stato di 126.315,77. Tra i crediti, 51.000 euro sono verso clienti in “conclamata sofferenza”. Per quanto riguarda gli stessi crediti, il Collegio ritiene che, dalle informazioni assunte e dalla documentazione verificata, siano corrispondenti con gli importi contabilizzati.

Curiosità elettorali
Quante “Unione di Centro” ci sono in Umbria? Almeno due, stante la presenza di due liste diverse negli schieramenti che hanno sostenuto i candidati Catiuscia Marini e Claudio Ricci. Per la prima era in competizione “Iniziativa per l’Umbria civica e popolare”, ispirata da Maurizio Ronconi. Per il secondo si era presentata “Per l’Umbria popolare”, ispirata da Sandra Monacelli, consigliera uscente. Le due liste non hanno ottenuto seggi.
Tra gli eletti del Centro-sinistra non figura nessuno spoletino, mentre ci sono rappresentanti dell’eugubino-gualdese e del folignate. La mossa della Marini di non candidare spoletini le è costata cara: a Spoleto il PD ha perso un mare di voti, confluiti in buona parte alla Lega Nord e al Movimento Cinque Stelle.
Tra coloro che non hanno votato, una buona parte può ascriversi ai giovani, che così hanno lasciato ad altri (adulti e anziani) la possibilità di scegliersi i propri rappresentanti nella politica. Come interessarli all’impegno politico e civico? Una prima mossa si potrebbe fare: quella di trasmettere via internet la diretta del Consiglio comunale. Chissà se qualche giovane che utilizza la rete informatica possa, anche per curiosità, essere interessato a seguirlo?

Stufi di pagare IMU per le aree fabbricabili
Più di un cittadino folignate proprietario di aree fabbricabili (rese tali dal piano regolatore che introdusse i cosiddetti ambiti) si sarà stufato di pagare, due volte l’anno, l’imposta ex-ICI ora IMU. Chi non è intenzionato a costruire abitazioni sul proprio terreno appartenente ad ambiti, i quali si attivano solo se il proprietario con la maggior quota di terra intende fabbricare, è “costretto” a pagare un’imposta-imposta dal Comune per un diritto non esercitato finora e che mai sarà esercitato. Presentando domanda di esenzione, quale sarà la risposta dell’ufficio comunale?

GIANCARLO ANTONELLI

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