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Satira cautelativa: I gufi di Renzi e le civette di Mismetti

Ormai in politica si va per messaggi animaleschi. Nel senso che si scomodano i volatili della notte per indicare coloro che son sempre lì a criticare e cercare di portare male agli altri. Da qui il termine gufare. E di questo il premier Renzi ne sa qualcosa tant’è che non c’è giorno che non scaccia i gufi che albergano alla sua sinistra. E non solo. Ma se Renzi ha i gufi il sindaco Mismetti non è da meno perché, dalla sua parte, albergano alcune civette. Per carità la civetta è anche un animale caro ai folignati che la chiamano ‘lu cuccugnao’, una parola che, se la pronunci alla svelta, assomiglia proprio al verso della civetta. Ma veniamo al dunque: intorno a Mismetti, dicevamo, svolazzano alcuni cuccugnao che, da quando si è insediata questa nuova maggioranza, disegnano strane figure che oscurano qua e là il cielo del centrosinistra.
I cuccugnao, che sono quattro, già hanno messo a segno una serie di colpi. Di solito si riuniscono di notte in dei posti Graziosi e decidono cosa fare. Hanno cominciato tempo fa con una mozione di sfiducia nei confronti della segretaria Patrizia Epifani che però è rimasta al suo posto perché la maggioranza del Pd ha voluto così. E i cuccugnao? A quella riunione non c’erano. Evidentemente stavano svolazzando da qualche altra parte. Ma non è finita lì perché nel corso del mese di febbraio non si sono presentati in Consiglio comunale facendo saltare così il numero legale e mandando all’aria la seduta. Tra le cose che vogliono vedere più da vicino e che diventano argomento di vera frizione ci sono la Vus e la Fils. Cavalli di battaglia dell’opposizione. E a questo proposito si dice anche che tra loro compaia qualche volta ‘la signora Filippa’, una specie di sacerdotessa che, incantandoli con i suoi poteri oratori, li fa anche propendere dalla propria parte. Tant’è che, anche in una delle ultime sedute consiliari, son passate, a colpi di voti, alcune tesi della minoranza. Non solo: la signora Filippa sta tessendo, a quanto si dice, una rete per catturare definitivamente i cuccugnao e tenerseli stretti fino al giorno del giudizio che, secondo le sue ‘magiche’ previsioni, dovrebbe cadere entro i primi mesi del prossimo anno. Data in cui Mismetti dovrebbe prendere le proprie carabattole e far ritorno a casa sua. Per far posto ad una nuova new-rientry che ha lasciato la poltrona regionale e che sarebbe, sempre secondo le voci, l’oracolo dei cuccugnao. E con questi svolazzi continui il buon Nando Mismetti comincia ad avere degli incubi, tant’è che la sera, stanco del suo superlavoro, prima di coricarsi, invece delle orazioni sussurra… ‘ambarabà ciccì cocò, quattro civette sul comò’.

Roberto Di Meo

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