Oratorio

La mitica esperienza dell’oratorio

“Il Signore ama che quello che si fa per lui, si faccia con allegria”. Con questa frase don Bosco riesce a cogliere a pieno lo spirito dell’oratorio, un luogo dove giocare, divertirsi e soprattutto stare insieme senza mai perdere il faro della luce del Vangelo. Il grande meccanismo dell’oratorio non è un piccolo orologio dai pochi ingranaggi, bensì un enorme complesso composto da tutti i bambini che ne fanno parte. Bambini che si alzano presto ogni mattina con tanta voglia di fare, per entrare in un bellissimo clima di amicizia.
Nella nostra città un ottimo esempio di oratorio è quello della parrocchia di Borroni. Sebbene la chiesa e i luoghi adiacenti non siano molto grandi, l’affluenza di bambini e giovani è altissima. L’oratorio accoglie all’incirca duecento bambini dalla seconda e terza elementare fino ai dodici anni. Dai dodici anni in su, a seguito di un breve ma efficace corso, c’è la possibilità di diventare animatori.
Oratorio FolignoA Borroni l’oratorio si svolge in tre settimane. La prima è la settimana dei “lab-oratori”. Ce ne sono tantissimi: da cucito a cucina, da pattinaggio a calcio, da arti manuali a giornalismo, da chitarra a ping pong. La scelta dei laboratori ha sempre rappresentato un piccolo dramma per i partecipanti, almeno per noi è stato così. Ci si trova davanti a piccole scelte, apparentemente insignificanti, ma che condizionano la prima settimana di permanenza all’oratorio.
Mentre per la prima settimana si può scegliere il gruppo in cui stare, nelle seguenti due settimane di oratorio (e non più “lab-oratorio”) ciò non è più possibile. I bambini devono solamente preoccuparsi di iscriversi, poi saranno divisi dai responsabili e dagli animatori in base alla loro età. Ci si affida al destino, ben sapendo che se non si capita con gli amici non si tratta di una sfortuna, bensì di una fortuna immensa, perché si ha la possibilità di conoscere molte persone, di farsi nuovi amici e collezionare nuove esperienze per il proprio bagaglio di vita.
Un’ordinaria giornata di oratorio si svolge all’incirca così: tutto ha inizio alle otto della mattina, con l’arrivo dei bambini assonnati e degli animatori più assonnati di loro. La prima cosa che si fa appena arrivati è un breve momento di canti e preghiera, con alcuni salmi, che alla fine dell’oratorio si scoprirà essere tutti collegati. A seguire vengono annunciati i diversi sport interni al torneo (calcio, basket, pallavolo per i grandi; secchioball, calcio e giochi senza frontiere per i più piccoli) e le squadre che dovranno giocare nel primo e nel secondo turno.
Le esperienze che si fanno all’oratorio sono diverse ogni anno. Anche se è il quinto o sesto anno che si frequenta l’oratorio, ogni anno è ben distinto dal precedente, dal successivo e da tutti gli altri. C’è sempre qualcosa di diverso, di nuovo. In conclusione l’oratorio è una bellissima esperienza da fare, positiva e coinvolgente, che diventerà un ricordo indelebile, chiaro e sempreverde.

Andrea Cristiano, Maria Tini, Francesca Tracolli
Classe I A, Liceo Classico “Federico Frezzi”

0 shares
Previous Post

Settimana Politica

Next Post

Family Day a Roma: l’appuntamento è per il 20 giugno

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Skip to content