Primi gli astenuti, poi il centrosinistra
Elezioni regionali: è stata una notte da brividi. E se si può usare un termine calcistico Catiuscia Marini ha vinto in zona Cesarini.
Notte da brividi perché le proiezioni di Piepoli, ad un certo punto, hanno dato Claudio Ricci avanti di due punti percentuali, recuperati poi nel corso della nottata dal rush finale del centrosinistra. Che comunque esce da questa competizione decisamente ammaccato.
Non è stato un successo pieno come cinque anni fa ma una vittoria ridimensionata dovuta anche alla disaffezione degli elettori, che hanno preferito andare al mare piuttosto che affollare i seggi. Le percentuali parlano chiaro e sono in linea con quelle nazionali. In Umbria ha votato il 55,42% degli aventi diritto, quasi dieci punti in meno rispetto a cinque anni fa (65,38).
Il Pd resta sempre il primo partito con il 35,76% mentre il Movimento 5 Stelle non sfonda ma agguanta il secondo posto con una interessante percentuale (14,55%). Forza Italia capitola, elegge solo un consigliere, e si attesta all’8,53%. Tiene il partito dei socialisti riformisti (3,46%) e ottiene un buon risultato Fratelli d’Italia con il 6,23%. La sorpresa è la Lega che ha superato le due cifre percentuali 13,99%.
Un quadro nuovo, dunque, quello che si presenta per la prossima legislatura, con una opposizione molto agguerrita che potrebbe dare qualche problema alla rieletta presidente Marini.
Anche se la paura ha attanagliato il Pd per oltre due ore, Catiuscia Marini ha sostenuto di non aver temuto la sconfitta. «Ringrazio – ha detto – i cittadini umbri e tutti quelli che ci hanno dato una mano. Il dato del Pd lo considero importante. Ora bisogna passare alla fase di riflessione, nel frattempo posso dire che questo risultato mi consegna una maggiore responsabilità e politicamente va interpretato».
Claudio Ricci è molto soddisfatto del risultato e commenta che il margine tra le due coalizioni si è fortemente ridotto. «Non credo ai sondaggi – aggiunge – e non ci siamo illusi quando ci davano davanti. Sapevamo che era difficile vincere ma partivamo da una differenza ampia. Alla fine la differenza in voti è stata piccola».
Ora si passerà alla fase più difficile che è quella della composizione della giunta. Un momento delicato perché i contendenti nuovi sono più d’uno. Donatella Porzi (ex assessore provinciale), prima degli eletti, e Luca Barberini faranno pesare il loro risultato (per Barberini già si parla dell’assessorato alla sanità). Ma in campo ci saranno anche gli assessori uscenti, l’ex presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi, il segretario umbro del Pd, il renziano Giacomo Leonelli e il professor Attilio Solinas, medico gastroenterologo della USL1 diventato famoso per la frase, detta in campagna elettorale, ‘scateneremo l’inferno’. La Marini, dunque, non è che poi stia così serena.
ROBERTO DI MEO