Settimana Politica 2015 – 16
3 milioni di crediti comunali di dubbia riscossione. I consiglieri comunali controllano?
Per predisporre il rendiconto della gestione 2014, il Comune deve provvedere al riaccertamento dei residui attivi e passivi relativi agli esercizi 2013 e precedenti, consistente nella revisione delle ragioni del mantenimento in tutto o in parte degli stessi. Ogni settore ha determinato le proprie entrate accertate ma non riscosse (residui attivi) e uscite deliberate ma non pagate (residui passivi): in totale al 1° gennaio 2015 risultano residui attivi per 64 milioni e passivi per 72 milioni. Sono, invece, 2 milioni e mezzo i crediti eliminati dichiarati insussistenti o inesigibili (molti i fitti reali di fabbricati). L’area servizi finanziari diretta da Sandro Rossignoli ha inoltre determinato in 3 milioni e 621 euro i crediti di dubbia esigibilità da riscuotere al 31 dicembre dello scorso anno. Trentacinque pagine fitte di omessi pagamenti: delle refezioni scolastiche, delle tasse di frequenza della scuola comunale di musica, di multe, per l’utilizzo degli impianti sportivi comunali, di affitti di immobili di proprietà, di varie concessioni (come i canoni del mercato ortofrutta), di tumulazione di salme, di affitti container dei villaggi post-terremoto, per l’utilizzo dell’Auditorium San Domenico, di rate per le opere di urbanizzazione primaria e secondaria, di spese condominiali (case in via Bolletta-via del Panificio), di spese per il servizio trasporto di disabili. Si tratta per lo più di importi non elevati, ma che probabilmente non saranno più incassati dal Comune, il quale ha pochi mezzi per esigere quanto gli spetta, anche perché più di qualche debitore, recidivo nel saldare il debito contratto per un servizio erogato dall’ente, non ha niente da perdere. Ogni settore deve predisporre l’elenco delle somme, spese e entrate, riaccertate, valutando se mantenerle, se considerale insussistenti, se eliminarle. Residui attivi e passivi formano una posta significativa del bilancio di un Comune; per questo bisognerebbe che si vigilasse sulla corretta gestione di queste notevoli somme. Ma mai si è notato che i consiglieri comunali controllassero questi elenchi.
Per spedire gli avvisi TARI 26.000 euro all’IRISCO di Empoli
In questi giorni sono arrivati gli avvisi di scadenza della tassa sulla raccolta dei rifiuti urbani (prima scadenza 29 maggio: seconda rata entro il 30 novembre). Per spedirli il Comune di Foligno ha incaricato la ditta IRISCO srl di Empoli; costo 26.000 euro.
Esposto di Impegno Civile sul capannone FILS
La FILS, 43 dipendenti al 30 settembre (l’amministratore nominato dal Sindaco è l’ex-presidente PD del Consiglio comunale Stefano Mattioli che nel 2014 ha percepito un’indennità annuale lorda di 14.400 euro), ha un fatturato superiore ai 2 milioni di euro; nel 2014, dopo anni di perdite, ha conseguito un utile irrisorio (1.178 euro). Il valore della produzione è garantito interamente dallo stesso proprietario; il Comune delega alla FILS numerosissimi servizi, soprattutto di carattere manutentivo. Impegno Civile ha richiesto più di una volta che il piano industriale della FILS venga sottoposto all’approvazione del Consiglio. Ora presenta un esposto alla Procura della Repubblica sulla gestione del magazzino comunale e del servizio di custodia sito in Via Cataleni nel capannone comprato nel 2006 da FILS dalla “Giombini Real Estate srl”. Questo esposto contesta la completa assenza di sistemi di sicurezza e la mancanza di controlli di prevenzione di incendio (nel capannone sono ospitati anche l’archivio comunale e quello dell’ex-sezione distaccata di Foligno del Tribunale di Perugia). Si chiede alla Procura se questa condotta possa integrare fatti penalmente rilevanti oltreché danno erariale e possa creare pericolo per la salute e l’incolumità delle persone. Intanto il Movimento 5 Stelle propone che la FILS sia incaricata anche di smaltire l’arretrato delle pratiche sui condoni. Il Sindaco risponde che se ne sta verificando la fattibilità.
Slitta il trasferimento dell’Agenzia delle Entrate in Viale Umbria
Il fabbricato comunale, usato dopo il terremoto come sede degli uffici dei servizi finanziari, ora vuoto, è stato affittato all’Agenzia delle Entrate con delibera del novembre 2014, ma l’inizio della locazione slitta a giugno prossimo, considerato che il Comune di Foligno si farà carico di lavori straordinari e di adeguamento funzionale della struttura per 120 mila euro.
GIANCARLO ANTONELLI