Settimana Politica 2015 – 12
A Foligno l’offerta sanitaria non brilla
L’Ospedale di Foligno ha carenze di organico in vari reparti. In pediatria, per esempio, mancano 3 infermieri. In ostetricia, l’apertura di una camera con 4 posti letto non ha corrisposto all’aumento delle unità ostetriche. Ci sono aumenti di posti letto-bis nelle aree mediche e chirurgiche con appoggi numerosi e senza integrazione di ulteriore personale deputato all’assistenza. Il cosiddetto “week-day surgery” – che ospita ricoveri con degenza non superiore a 12-24 ore, ma che può essere prolungata su valutazione medica – è aperto con ore di straordinario. I sindacati denunciano queste criticità e invitano il direttore sanitario Sandro Fratini a verificare il numero delle ore di straordinario dal 2013 ad oggi. Inoltre, risultando ancora due contratti integrativi nelle ex-ASL di Foligno-Spoleto e Terni, essi invocano l’accordo per stipularne uno soltanto. Ma i problemi all’ospedale sono ancora altri. L’intasamento al pronto soccorso, che non dimette tutti i ricorrenti e si serve spessissimo di consulenze richieste ai reparti, causa anche la richiesta al servizio 118 di non portare più pazienti, perché si è impossibilitati ad accoglierli e a fornire prestazioni qualificate e puntuali. Al day surgery la dimissione è spesso affrettata dalle necessità di far fronte agli interventi programmati, ma dimettere in fretta può provocare qualche rischio in più al paziente operato. Succede anche che per il ricovero di un paziente si debba attendere dalle otto di mattina alle sei di sera. Intanto all’ospedale di Foligno la federazione sindacati indipendenti è il primo sindacato per rappresentanza: la sconfitta dei confederali sembrerebbe derivare della persistenza di diverse situazioni non affrontate e sanate.
Per Fratini 3 posti letto per 1.000 abitanti sarebbero troppi
Secondo la norma del sistema regionale, a carico del servizio sanitario i posti letto non devono superare la percentuale di 3,7 per 1.000 (+0,7 per riabilitazione e lungodegenza post-acuzie). E la Regione Umbria rientra in questo standard, anche se ciò non succede per i primariati. Il Direttore generale della nuova ASL 2 (Foligno-Spoleto-Terni) ha dichiarato, invece, che 3 posti letto per 1.000 cittadini residenti sarebbero già troppi, con la conseguenza inevitabile di avere ospedali pieni e letti in corsia, soprattutto in una popolazione, come l’Umbria, ad elevato numero di anziani. Per il dott. Sandro Fratini si dovrebbero integrare gli ospedali di Foligno e Spoleto, dove i medici dovrebbero imparare a lavorare insieme e a spostarsi con facilità da una struttura all’altra, per effettuale interventi e prestazioni. Resta la domanda su come conciliare le richieste e le critiche che vengono da tutte le parti – personale sanitario, malati ricoverati, utenti del Pronto Soccorso… – con le esigenze di efficienza e di ricerca del contenimento dei costi della sanità.
PD e VUS: gestione pubblica per acqua e rifiuti e integrazione di FILS
La mozione del Partito Democratico sulle linee strategiche della società VUS è stata approvata. Oltre alla richiesta di un piano industriale, si conferma che il servizio idrico integrato e di raccolta dei rifiuti restino di competenza del settore pubblico, con la previsione di assunzioni, specie per quest’ultimo. Nel settore di fornitura del gas si dovrà formare una nuova società con la ricerca di soci privati, che garantiscano di muoversi con profitto sul mercato. Altri aspetti trattati dai consiglieri del PD riguardano l’invito a far rientrare le attività dei molteplici servizi appaltati dalla VUS e il superamento del precariato. La mozione, infine, propone che VUS svolga l’attività di manutenzione, ora affidata a FILS (Comune di Foligno) e ASE (Comune di Spoleto). Di questa ultima proposta non si indicano né modi, né tempi. Accorpare FILS significa, però, accollarsi debiti e personale.
Massimo Stefanetti confermato consultore del Sindaco
È dal 1997 che Massimo Stefanetti, già dirigente regionale e assessore comunale socialista, è consultore in qualità di soprintendente artistico. A Stefanetti è assegnato il compito di mettere a sistema iniziative (in particolare il Festival Segni Barocchi), che rendono Foligno punto di riferimento quale Città Barocca. Per organizzare il Festival il consultore sarà affiancato da un comitato indicato sempre dal Sindaco. Negli ultimi anni il Festival, finanziato da soldi pubblici, non ha registrato – a parte “notte barocca” – grandi affluenze di spettatori.
GIANCARLO ANTONELLI