chiostro San Francesco - Foligno

Il chiostro del convento di San Francesco

Achiostro San Francesco - Folignol di sopra della porta d’ingresso del convento di San Francesco si apre una nicchia che fu decorata con un affresco rappresentante la Madonna col Bambino fra due angeli e i Santi Giovanni Battista e Francesco; il dipinto è corredato dall’iscrizione PIERANTONIUS PINXIT 1499: si tratta quindi dell’opera che reca la datazione più avanzata fra quelle appartenenti all’importante pittore folignate Pierantonio Mezzastris. Oggi al posto della pittura si vede una sua riproduzione fotografica, perché l’originale fu staccato e attualmente è conservato nel Museo di Palazzo Trinci, insieme ad altri due affreschi provenienti dal convento francescano.
L’ingresso al convento immette nel chiostro, il cui assetto risale al XVII secolo, ma lungo la parete sinistra sono visibili elementi architettonici della struttura medievale della chiesa. Sui muri è conservata una decorazione pittorica, purtroppo frammentaria, eseguita nel 1688, data che si legge sulla parete sinistra, vicino all’ingresso. Nelle lunette si vedono scene dalla vita di San Francesco; più in basso compaiono delle didascalie in latino e numerosi stemmi nobiliari appartenenti ad importanti famiglie folignati. Nei piedritti sono raffigurati i ritratti di personaggi appartenuti all’ordine francescano. Tra queste figure si notano il Beato Martino da Foligno e Pasqualina. Chiostro San Francesco iscrizioneCome riporta Ludovico Jacobilli, Martino, nato a Foligno nel 1234, vestì l’abito dei Minori nel convento della sua città, dove ricoprì il ruolo di sarto, compito manuale che eseguiva in religioso raccoglimento; trasferito nel convento di Mogliano, tornò poi a Foligno, dove morì nel 1256. Pasqualina è invece il nome con cui è stata designata a lungo la compagna di Angela da Foligno. A partire dal 1985, anno in cui è uscita un’importante edizione critica del Liber di Angela, è stato precisato che il vero nome di questa compagna era in realtà Masazuola.
Nel chiostro è presente un’interessante iscrizione in latino: Quinque Pontifices prodivere ex grege Conventualium, qui antonomastice minores vocantur, ut habetur ex Bulla Innocentii iiii anno 1250, ut notant Rodericus et Miranda PP. de Observantia (“Cinque Pontefici uscirono dal gregge dei Conventuali, che sono chiamati minori per antonomasia, come ritenuto dalla Bolla di Innocenzo IV, così come notano Roderico e Miranda padri dell’Osservanza”). La Bolla di cui si parla è quella nella quale papa Innocenzo IV, nel 1250, definì “conventuali” le chiese dei frati minori francescani che vivevano nei conventi. Con il tempo il termine passò a designare quella parte dell’ordine che viveva in conventi per distinguerla dall’altra che, per desiderio di un genere di vita più rigida, viveva nei romitori.Chiostro San Francesco 2 Roderico e Miranda sono, più precisamente, Emmanuel Rodericus e Ludovicus de Miranda: si tratta di due teologi portoghesi, appartenenti all’ordine dei Minori Osservanti, vissuti fra il XVI e il XVII secolo. I pontefici ricordati sono: Niccolò IV (1227-1292), Sisto IV (1414-1484), Giulio II (1503-1513), Alessandro V (1339-1410), eletto nel Concilio di Pisa del 1409, durante lo Scisma, Sisto V (1585-1590). In realtà nella decorazione pittorica, stranamente, sono raffigurati sei pontefici e non cinque.

EMANUELA CECCONELLI

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