Folignati e pellegrini in festa per Sant’Angela
Da tutto il mondo sono venuti a salutarla, incessante l’affluenza dei fedeli per l’intera giornata
Dopo la grande celebrazione in occasione della prima memoria liturgica di Sant’Angela da Foligno dopo la canonizzazione, quest’anno un gran numero di pellegrini si è unito ai molti folignati che stanno riscoprendo o si stanno avvicinando per la prima volta a questa grande concittadina. È stata una celebrazione “folignate”, come ha evidenziato il Ministro Provinciale dei Frati Minori Conventuali p. Franco Buonamano, presieduta dal Vescovo di Foligno S.E. Mons. Gualtiero Sigismondi e orientata a diffondere a Foligno e nel mondo la conoscenza di Angela. Il Vescovo, nella sua omelia, ha inserito la festa di Sant’Angela nel particolare clima natalizio e ha proseguito il suo originale “allestimento” di un presepe ideale, dove la mistica folignate trova il suo posto accanto ai Santi Magi. Come loro, Angela ha percorso un lungo cammino di avvicinamento, è stata capace di leggere i segni come solo i mistici possono fare, e infine si è prostata a Cristo aprendogli lo scrigno del suo cuore. E come i Magi hanno fatto ritorno ai loro Paesi “per un’altra strada”, così Angela – dopo l’esperienza di Cristo fatta ad Assisi – è tornata nella sua Foligno per la via impervia della mistica, ma sempre sottoposta al discernimento della Chiesa per il tramite del suo confessore. “Angela non deve essere studiata: piuttosto, se ne deve leggere e rileggere l’esperienza racchiusa nel Liber”, ha ripetuto mons. Sigismondi, che ha accostato la mistica folignate ad una “cometa” che ha percorso il cielo folignate e che ora brilla nel firmamento dei Santi.
FABIO MASSIMO MATTONI