Giampe

Zoom sulla realtà scolastica cittadina

Incontro con Maria Grazia Giampè, Dirigente Scolastico I. C. “Galileo Ferraris” di Spello

GiampeBuongiorno Preside, la Gazzetta di Foligno inizia con Lei alcune interviste per conoscere la realtà scolastica del nostro territorio, soprattutto della Scuola media. Innanzi tutto qualche dato per farci capire la realtà educativa e scolastica che dirige.
Questo di Spello è un Istituto comprensivo che consta di 5 plessi: 3 plessi di Scuola dell’Infanzia, 1 plesso di Scuola Primaria, 1 plesso di Scuola Secondaria di I grado, per un totale di 762 alunni. La scuola presenta una notevole vivacità, come del resto il territorio nel quale vive e con il quale è particolarmente integrata. Molti progetti sono in perfetta sintonia con l’Amministrazione Comunale. Basti pensare alla “Sagra delle bruschetta” e all’Infiorata.
Parliamo della scuola media
I ragazzi della Scuola Secondaria di I grado intrattengono anche proficui rapporti con le locali sezioni della Croce Rossa, dell’Avis. Molte sono le opportunità offerte, a volte è difficile scegliere e conciliare la grande ricchezza che il territorio esprime e il tempo necessario da dedicare alle consuete, ma non per questo meno significative, attività didattiche. Obiettivo nostro è comunque aiutare gli alunni a sapersi guardare intorno. Per questo particolarmente utile è il progetto “Orientamento” che non prevede solo un’apertura alla offerta formativa delle Scuole Secondarie di II grado, ma anche un contatto con il Centro per l’Impiego e le aziende locali dei tre settori produttivi.
Cosa può dirci del rapporto tra scuola e famiglie, quali ancora i punti deboli, se ce ne sono, e che sinergia vi è tra questi?
Il rapporto scuola-famiglia è da sempre un rapporto fondamentale per la crescita e la costruzione di una sana identità del bambino e del ragazzo. A Spello ho notato una grande attenzione verso la scuola e una grande disponibilità a collaborare da parte delle famiglie, che si preoccupano di essere presenti nei momenti fondamentali. Le nostre famiglie si attivano per procurare fondi necessari per l’acquisto di materiali e per favorire quanto più possibile il benessere della popolazione scolastica. Sono vicini alla Preside che sa di poter contare sull’aiuto dei genitori.
Possibili incomprensioni…
Non manca qualche incomprensione e talvolta si possono instaurare rapporti conflittuali, specie se le aspettative che i genitori hanno verso i figli vengono deluse. C’è da dire, però, che alla fine prevale il buon senso e, in seguito ad una corretta comunicazione, le divergenze si appianano e si dà valore alla persona vista come dono e nella sua sempre splendida interezza. Il progetto della Scuola Secondaria “Io valgo”, in collaborazione con il Coni Perugia, l’Informagiovani, la Polisportiva Disabili Foligno, l’Avis, è proprio orientato in questo senso.
Quali gli elementi essenziali su cui puntare nella scuola di oggi per le nuove generazioni in crescita a Spello
La scuola persegue le sue finalità in una prospettiva tridimensionale: acquisizione e sviluppo di competenze trasversali e trasferibili in contesti diversi; conoscenza e apprezzamento del proprio territorio: la casa comune; l’acquisizione della cittadinanza europea.
La scuola è cambiata, dalle lavagne in ardesia alla “lavagna interattiva multimediale (lim)”, sono così efficaci?
La scuola non cambia solo con il mutare degli strumenti. Certamente la “lim” ha reso possibile un avvicinamento alla multimedialità che ormai è parte integrante della nostra vita. Non sarà però la “lim” a risolvere i problemi dell’apprendimento che, per essere tale, deve nutrirsi di costruttivismo, di cooperative learning, di confronto, di flessibilità e, anche se è impopolare, di sacrificio. È, questa, una parola caduta in disuso. Si può anche imparare giocando, ma lo sforzo, la costanza e la fatica sono elementi con cui dobbiamo fare i conti per uno studio serio e produttivo. Le “sudate carte” di Leopardi ci ricordano che in ogni tempo senza un lavoro serio non si costruisce niente.
La figura del “Preside” di ieri e di oggi. Cosa può dirci?
La figura del Preside oggi è estremamente complessa, molto più di ieri. I genitori e i docenti chiedono il Preside quale figura di riferimento per lo sviluppo dell’istituzione scolastica e degli apprendimenti. Il MIUR vuole un Dirigente scolastico, che sia dirigente, ma senza riconoscergli il ruolo. Sicuramente più burocrate e orientato sul fronte amministrativo. Preside uno e trino, un deus ex machina, che in una sola persona e con una giornata di 24 ore adempia a tutto. La confusione regna sovrana. È tempo di scegliere e di sapere dove si vuole andare. Per quanto mi riguarda: “Io speriamo che me la cavo”.

ANGELO RICCIONI

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