Zuccherificio, interviene Mismetti: “Perché la proprietà ha bloccato i lavori?”
Il Sindaco di Foligno scrive alla Gazzetta dopo l’intervista all’architetto Anacleto Cleri che, per conto di Coop Centro Italia, ha curato il progetto per la riqualificazione dell’area ex-Zuccherificio
La ricostruzione della vicenda fatta dall’architetto Cleri è piuttosto parziale e ritengo opportuno fare alcune precisazioni, affermando innanzitutto che la riqualificazione dell’area dell’ex-Zuccherificio rappresenta un obiettivo importante per completare il processo di riqualificazione della nostra città.
Innanzitutto va detto che il Piano regolatore del ‘97 aveva stabilito alcuni obiettivi che, dopo oltre vent’anni, risultano oggettivamente superati e vanno quindi rivisti attraverso l’approvazione di un nuovo e più adeguato strumento di programmazione urbanistica: è una delle priorità di questa legislatura.
Senza fare un’inutile cronistoria di quanto avvenuto negli ultimi tempi, vorrei ripartire dagli impegni assunti nel programma amministrativo di mandato 2014-2019, perché si possa ragionare partendo da alcune condizioni essenziali.
Primo: insieme alla proprietà, si può pensare di arrivare a due sub-ambiti, con tempi di realizzazione diversi e più rapidi. Secondo: occorre riconsiderare alcune previsioni volumetriche, prevedendo elementi e funzioni più aderenti all’attualità, come strutture ricettive, centri di servizi, un secondo piano del parcheggio, il Parco delle scienze e delle arti. Terzo: è opportuna una delocalizzazione condivisa dei volumi residenziali. Su questa linee, c’è sempre stata coerenza da parte mia.
Non comprendo la decisione della proprietà di bloccare i lavori e il goffo tentativo dell’architetto Cleri di spostare le responsabilità: l’intervento potrebbe andare avanti tranquillamente, secondo quanto approvato in base all’attuale piano regolatore. È, pertanto, quantomeno ingeneroso assegnare la responsabilità esclusivamente all’amministrazione comunale.
Credo sia di buon senso, come sempre avvenuto nella nostra città quando si è trattato di fare varianti al Piano regolatore, trovare il giusto equilibrio tra interessi pubblici e privati. Non so se dovremo aspettare ancora anni per vedere realizzato il sogno della riqualificazione dell’area dell’ex zuccherificio, dipende soltanto dalla volontà di tutti i soggetti interessati: cittadini, proprietà, amministrazione comunale.
Per quanto mi riguarda, sono sempre stato pronto al confronto e continuerò a esserlo. Il presupposto fondamentale è, però, che l’area dell’ex zuccherificio, compresa la ‘buca’ di Prato Smeraldo, venga presto riqualificata nell’interesse generale della comunità, garantendo un suo rapporto positivo con il centro storico e promuovendo al suo interno opportunità e servizi che guardino al futuro della città. Al momento esiste un Prg approvato, ci sono diritti acquisiti e doveri da rispettare: da qui dobbiamo ripartire per trovare una soluzione definitiva”.
Nando Mismetti