Verso Firenze 2015
Parte in questi giorni anche in Umbria, anche a Foligno, il cammino verso il 5° Convegno Ecclesiale Nazionale che si terrà a Firenze il prossimo anno dal 9 al 13 novembre sul tema In Gesù Cristo il nuovo umanesimo. Visto il luogo e il tema, non ci è difficile immaginare quanto sia stato persuasivo l’impegno del Cardinale Giuseppe Betori per questo grande evento ecclesiale. Si ricorderà che il primo Convegno ebbe luogo a Roma nel lontano 1976: in un tempo dove niente dura, questo percorso della Chiesa italiana che dura nel tempo e che è legato alla storia del Paese, è già un messaggio denso di significato. Significativo è anche il fatto che questo cammino verso Firenze si sia inaugurato con l’ascolto delle diocesi (www.firenze2015.it) e allargando al di fuori dei recinti ecclesiali la riflessione sull’umano oggi, anche attraverso i social media (Facebook: www.facebook.com/firenze 2015; Twitter @firenze_2015), segno di un diffuso bisogno di condivisione e di confronto tra le varie realtà locali della Chiesa in Italia. Le esperienze concrete delle diocesi ci stanno raccontando le buone pratiche già in atto – perché l’umanesimo in Cristo è un umanesimo incarnato in molte situazioni, dai molti volti e linguaggi – e segnalano sia le difficoltà incontrate sia le prospettive che intravvedono quanti operano sul campo. La Chiesa di Foligno ha scelto di inviare, come esperienze importanti del territorio, il Progetto Cittadini del mondo e l’Emporio della Solidarietà. Ci piacerebbe che i nostri lettori navigassero sul sito, perché vi troverebbero le fotografie di un Paese un po’ diverse da quelle che statistiche e mass-media ogni giorno ci offrono: “nessuna traccia – commenta la sociologa Chiara Giaccardi curatrice del sito – di un Paese stanco e apatico, o incapace di trovare rappresentanza e canali dove esprimere un pur rinnovato bisogno di socialità e solidarietà, come tanto spesso ci sentiamo rappresentare”. Invitiamo anche a leggere la Traccia in preparazione al Convegno che sarà a giorni in libreria. In essa si accenna a Firenze come “narrazione” di un esperienza antica e si spiega il titolo del Convegno; si suggerisce cosa fare nelle diocesi in questi mesi che separano da Firenze, da vivere come tempo di gratitudine e di discernimento; si sviluppa una riflessione in quattro parti. Collocato l’evento di Firenze nel contesto storico, culturale e sociale di oggi e delineato lo scenario dell’annuncio del Vangelo, la Traccia dice “le ragioni della nostra speranza”, affrontando il tema del nuovo umanesimo sul piano biblico e teologico e conclude su come la persona debba sempre essere al centro delle operazioni della vita quotidiana della Chiesa che Papa Francesco richiama con forza nella Evangelii gaudium e il documento riepiloga in cinque verbi: uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare. In un tempo complesso e delicato per il nostro Paese, quando anche sull’umano si misurano interpretazioni e proposte in conflitto tra loro, la Chiesa, narrando l’esperienza del proprio essere in Cristo del suo essere per l’uomo, ribadisce che “non vi è nulla di autenticamente umano che non trovi eco nel cuore dei credenti”.
ANTONIO NIZZI