Settimana Politica 2014 – 27
Il Documento di indirizzo del Sindaco al Consiglio comunale
Il Documento riassume le idee programmatiche presentate in campagna elettorale. C’è, ad esempio, l’idea di costituire un ufficio studi in Comune per individuare e intercettare i fondi finanziari a sostegno del tessuto socio-economico, messi a disposizione dall’Unione Europea, dallo Stato e dalla Regione. Buona parte, infatti, delle risorse del bilancio dell’ente arrivano da queste istituzioni. Anello qualificante dell’amministrazione dovrà essere, per Mismetti, l’attenzione al lavoro, sia per i giovani, sia per coloro che l’hanno perso. Entro 90 giorni, il Sindaco ha promesso una conferenza cittadina, che registri e analizzi la situazione attuale e che si concluda con la costituzione di un osservatorio per il lavoro giovanile. La semplificazione, la comunicazione e la partecipazione sono per Mismetti cardini del suo mandato. Il Comune si impegnerà a partecipare il bilancio, a istituire “forum aperti alle diverse soggettività presenti con cui realizzare il coinvolgimento dal basso alle scelte amministrative”. L’amministrazione redigerà un “manuale del Municipio” e un “piano delle relazioni” tra ente e cittadino, strumenti per favorire accesso, trasparenza e comunicazione. E poi: i piani urbanistici che trasformeranno la Città; la piastra logistica per le merci, collegando strada e ferrovia; le società partecipate con il risanamento economico- finanziario che prosegue per la FILS per salvare i lavoratori occupati e la conservazione della proprietà pubblica di VUS; il patrimonio di piazze, palazzi e manifestazioni per collegare cultura e turismo. Un programma ambizioso che riutilizza questioni del primo mandato Mismetti, per le quali più volte l’opposizione lo aveva criticato. Se, comunque, l’appello alla collaborazione verrà accettato, il Comune ne potrà avere solo benefici. L’opposizione si è detta disponibile, ma ha assicurato l’esercizio di un controllo continuo e senza sconti.
I primi atti del “Mismetti bis”
La Giunta, riunita al completo per la prima volta lunedì 30 giugno, ha adottato alcuni provvedimenti. Per cominciare ha ratificato il bilancio di previsione 2014 e quello pluriennale 2014-2016 con le relative relazioni. Ora i documenti saranno sottoposti all’esame del Collegio dei Revisori e poi presentati in Consiglio comunale. Qui gli assessori non hanno dovuto studiare, essendo quasi tutti (eccetto la vice-sindaco Rita Barbetti) già protagonisti della stesura del bilancio comunale. Altrimenti non avrebbero avuto il tempo per esaminarlo. Altro atto approvato dal collegio assessorile è stato il sistema tariffario comunale per l’anno in corso: sono le tariffe per i servizi locali e quelli a domanda individuale. È confermato il livello tariffario del 2013 per gli asili nido, le mense scolastiche, i servizi per minori e quelli sociali, gli impianti sportivi, la scuola di musica, i musei e le sale di Palazzo Trinci, l’Auditorium – ex Chiesa del Crocifisso – ex Chiesa di Santa Caterina, i servizi di biblioteca e di riproduzione, fiere, mercato attrezzato, frecce segnaletiche, illuminazione votiva ai cimiteri, rimborsi pratiche urbanistica, trasporto pubblico, parcheggi e parchimetri e camper service. È stata modificata, invece, la tariffa per l’uso dei locali per fini non istituzionali, come i matrimoni celebrati nelle sale comunali. Altra modifica delle tariffe rispetto al 2013 riguarda l’utilizzo delle palestre e i cimiteri, per l’incremento dell’indice ISTAT. In genere il costo dei servizi a domanda individuale varia a seconda dell’appartenenza alle fasce reddituali “ISEE”. La copertura di questi servizi (asili nido, mense scolastiche, mercato attrezzato, uso locali per fini non istituzionali, parchimetri e camper service) è del 90%, tenuto conto delle contribuzioni da parte dei privati. La Giunta ha approvato l’erogazione del contributo di 55.000 euro in conto 2014 per la Quintana e ha ratificato il patrocinio alla manifestazione Dancity Festival, con l’utilizzo gratuito di Auditorium San Domenico e Palazzo Candiotti. Non poteva mancare anche un riferimento alla società FILS nei provvedimenti presi dalla prima Giunta Mismetti bis; società che richiede attenzione e decisioni frequenti per assicurare lavori con entrate regolari.
Quanto costa sposarsi in Comune
Per sposarsi nella sala matrimoni del Palazzo Onofri, per esempio, il sabato pomeriggio si pagano 115 euro, la domenica mattina 173 e il pomeriggio 230. Nella splendida sala del Consiglio le tariffe sono 230 euro senza amplificazione e 288 con (cauzione di 59 euro). Nella Sala Sisto IV a Palazzo Trinci i costi lievitano: 1.150 euro senza amplificazione e 1.323 con (cauzione di 265; il reportage fotografico nelle sale adiacenti del piano nobile costa 230 euro). Altri utilizzi pubblici per matrimoni sono la sala Italo Fittaioli, la ex- Chiesa di Santa Maria di Betlem e il secondo piano di Palazzo Candiotti, quello della sede dell’Ente Giostra, dove sposarsi costa molto più di mille euro. Le tariffe aumentano del 50% in caso di utilizzo delle sale dalle 20 alle 24 e nei giorni festivi.
© Gazzzetta di Foligno – GIANCARLO ANTONELLI