Cianetti

Duecentomila euro per una buona idea

Il nuovo bando della Fondazione Carifol per stimolare l’imprenditoria sociale

CianettiPiù che un bando, quello anticipato dal presidente della Carifol Alberto Cianetti sembra un guanto di sfida lanciato a tutto il mondo del no-profit. Un intervento che, secondo gli intendimenti dell’ente, si pone in discontinuità con il passato sia per l’entità del contributo che per i metodi di assegnazione. Senza sostituirsi al tradizionale supporto che la Fondazione assicura a molte associazioni che ne fanno richiesta e senza sovrapporsi a iniziative sostenute nel recente passato (come l’Emporio Solidale della Caritas, che Cianetti ha assicurato continuerà ad essere finanziato se ve ne sarà bisogno), questa nuova misura sembra pensata per fare da “stimolo” al mondo dell’associazionismo e della cooperazione sociale, quasi che se ne volesse “mettere alla prova” la capacità di produrre benefici sociali a fronte di una significativa dotazione economica. Duecentomila euro per un’idea concretizzata in un progetto da inviare entro il prossimo 31 ottobre e che dovrà riguardare uno dei quattro ambiti previsti: disabilità, disagio giovanile, nuove povertà e servizi alla persona. Anche se tutti i dettagli saranno chiari solo dopo un’approfondita lettura del bando, che è in corso di pubblicazione, durante la conferenza stampa tenutasi il 27 giugno al 36 di Corso Cavour, il presidente ha sottolineato più volte l’intendimento di fondo dell’iniziativa, cioè quello di stimolare associazioni e cooperative a sviluppare progetti significativi ed incisivi, liberandoli dall’alibi della mancanza di fondi, e ha anticipato alcuni dei criteri che guideranno l’assegnazione del contributo: la sostenibilità del progetto nel medio periodo, la capacità di raccogliere altre risorse, la collaborazione tra più entità richiedenti. Anche se non vi è un limite nel bando, la Fondazione vorrebbe concentrare le risorse su un numero ristretto di progetti, uno o due al massimo. Insomma, l’intendimento è quello di dare una sterzata, di dirottare fondi dalla mera assistenza alla promozione di iniziative capaci di autosostenersi e di generare stabilmente benefici sociali. Avrà successo l’iniziativa della Carifol? Il tessuto locale è pronto per sviluppare progetti di questo tipo? Staremo a vedere chi raccoglierà il guanto e se è vero che è più difficile avere buone idee che trovare i soldi per realizzarle.

© Gazzetta di Foligno – VILLELMO BARTOLINI

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