Settimana politica 2014 – 22
I manager delle preferenze
Anche questa volta le preferenze incideranno sulle scelte che il Sindaco dovrà compiere. Il più votato a Foligno è stato Elia Sigismondi nella lista del Partito democratico, assessore al bilancio nella Giunta appena sciolta. Ben 714 le preferenze ottenute, frutto di un lavoro capillare e di accoppiate studiate bene. Spesso Sigismondi si è abbinato a Lorella Trombettoni, che ha ottenuto 426 consensi personali. A seguire, tra i più votati, Graziano Angeli (625), già presidente del Consiglio comunale. Prima donna del PD è la professoressa Rita Barbetti con 464 preferenze, che, se vince Mismetti, potrebbe prendere l’assessorato a lungo tenuto dall’altra Rita (Zampolini). Premiati in genere, sempre nel PD, i consiglieri uscenti, come Giovanni Patriarchi, Silvia Stancati, Alessandro Borscia, Maura Franquillo e Roberto Di Arcangelo, Paolo Gubbini. Come dire che in politica conta la visibilità, unita alle promesse che chi frequenta il palazzo riesce meglio a rendere più credibili. Tra i nuovi molti consensi per Michela Matarazzi. Il ritorno di Moreno Finamonti è stato premiato con 286 preferenze. Nella lista dei Socialisti tante le preferenze (351) accordate a Emiliano Belmonte, anch’egli consigliere comunale uscente. Nella lista dei giovani di Movimento per Foligno primo per scelte degli elettori è risultato Lorenzo Schiarea (133). In quella civica “Foligno Soprattutto” pochi voti per l’uscente Sergio Cecchini, mentre primo è Emanuele Proietti (113). Non molti voti (72) per l’assessore Christian Napolitano e per la lista La Sinistra (solo l’1,6%); primo è risultato Ruggero Cesaretti (94). Questa volta la corsa alle preferenze è stata ancor più combattuta, viste le centinaia di candidati. A risultare vincitori sono soprattutto assessori o consiglieri uscenti, con poche eccezioni – qualche giovane emergente o sostenuto da leader politici -. Prendere voti non è facile. È favorito chi rappresenta interessi organizzati, chi ha avuto responsabilità di governo, chi è sostenuto dal partito di appartenenza, chi è riuscito a legarsi con colleghi trainanti (molte accoppiate hanno funzionato alla grande). I risultati di Sigismondi e Angeli stupiscono per l’ampiezza.
Nel centro-destra Meloni e Cesaro i più votati; segue Agostino Cetorelli
Riccardo Meloni con 324 preferenze è il più votato in Forza Italia e Marco Cesaro con 353 nel Nuovo centrodestra, ma quest’ultimo, in caso di sconfitta della Filipponi, rischia di non entrare in Consiglio. Agostino Cetorelli, già consigliere comunale nelle passate stagioni e approdato da ultimo nell’Unione di Centro, ha avuto 229 preferenze con Impegno Civile, staccando tutti gli altri, forte di consensi ottenuti specie tra alcuni gruppi di stretta osservanza cattolica. Il giovane Francesco Di Marco è avanti in Uniti per Foligno (105); Paolo Galli (64) in Foligno Futura; mentre in Cambiare Foligno ha preso più voti Gabriele Lolli (159).
Cinque Stelle: prima Francesca Baldaccini; voti insignificanti per Frasconi e Bicerna. Nelle liste Amoni emerge ancora Massimiliano Romagnoli
171 le preferenze per Baldaccini di Cinque Stelle. I candidati a Sindaco Vittorio Frasconi e Giacomo Bicerna hanno ottenuto rispettivamente l’0,88% e l’1,26%. Nelle due liste a supporto di Amoni vince tra i più votati Massimiliano Romagnoli, che già nel 2009 aveva ottenuto moltissimi consensi personali.
Preferenze contestate, conteggi sbagliati, una marea di rappresentanti di lista
Ci sono state molte discussioni per l’assegnazione delle schede con preferenza e voti disgiunti: Savini è quello che ne ha ottenuti di più (266), mentre Mismetti è in negativo per 250 voti rispetto a quelli ottenuti dalla coalizione che lo sosteneva. Lo spoglio è stato lento in molti seggi proprio per le discussioni nell’assegnare voti validi di preferenze disgiunti. In alcuni (come a Sant’Eraclio) i diverbi hanno richiesto l’intervento di pacificatori. I candidati perdenti sono tentati di richiedere la riconta totale delle schede votate, annullate o bianche (queste ultime sempre in gran numero). Per questo i dati sulle preferenze sono ancora provvisori e gli eletti saranno proclamati con sicurezza dopo il ballottaggio. Considerate le molte liste presentate, nei seggi sono stati protagonisti i rappresentati di lista, che hanno complicato il lavoro dei presidenti e degli scrutatori, in molti casi vivacemente contestati.
© Gazzetta di Foligno – GIANCARLO ANTONELLI