
Settimana politica 2014 – 18
Strade e ferrovia: strumenti per lo sviluppo economico
Nella relazione di fine mandato molto si conta sulle infrastrutture stradali di collegamento con le Marche. Il progetto intende avvalersi della costruzione di zone produttive, dette “aree leader”, poste accanto alla nuova Foligno-Civitanova Marche, secondo un piano di sviluppo condiviso con il territorio, il Piano di Area Vasta. In questi poli sorgeranno attività commerciali, turistiche, piastre logistiche, che saranno gestite da concessionari scelti con gara internazionale. Si dovrebbe attuare, quindi, una collaborazione pubblico-privato. In sostanza: nuove strade uguali a sviluppo economico. I nuovi insediamenti produttivi creano, secondo la relazione comunale, beneficio per la collettività, attraverso il meccanismo di catturare valore, come la riscossione del canone di concessione nelle aree leader, previsto per la realizzazione e la gestione delle iniziative. In questi 5 anni di governo comunale sono stati realizzati (e non): variante nord, ultimata a settembre 2011; accesso al nuovo ospedale con un accordo sottoscritto con il Comune di Spello (è in corso l’ultimo stralcio dell’intervento, con l’avvenuta inaugurazione della nuova rotatoria all’ingresso di Spello e della bretella di collegamento a via Bonci; nel primo semestre di quest’anno l’opera dovrebbe essere ultimata, assicurando un collegamento più diretto della Paciana con la direttrice per Spello); variante sud, collegamento Sant’Eraclio-ex SS.319 (opera mai iniziata per mancanza di fondi); piastra logistica (20 milioni di euro per 30 ettari con fondi regionali e statali). Su quest’ultima si punta notevolmente, perché Foligno rappresenta uno dei maggiori nodi ferroviari dell’Italia Centrale e perché la componente merci “è in forte espansione grazie anche alle attività del porto di Ancona, dell’interporto di Jesi e di quello previsto ad Orte”. Tutti questi investimenti frutteranno? I tecnici comunali sono fiduciosi. Altre infrastrutture da terminare sono il raddoppio ferroviario della linea Orte-Falconara e l’ammodernamento della Foligno-Terontola. Per la prima, dovrebbero proseguire i lavori per il raddoppio tra Campello e Spoleto, mentre il tratto tra Spoleto e Terni risulta già finanziato. Per la ferrovia Foligno-Falconara non sono disponibili finanziamenti. Attesi a breve i lavori per rendere più veloce la Foligno-Terontola. Infine, il Comune si è accordato con Rete Ferrovie Italia per la soppressione di tutti i passaggi a livello lungo le due direzioni Falconara e Terontola. Già tolti quelli in viale Ancona e Officine Ferrovie dello Stato; interventi effettuati anche in località Acquabianca e Pontecentesimo. Per quello di via Mameli si è proceduto all’affidamento dell’intervento.
La città si trasforma
Per l’area dismessa di Porta Todi (sede dagli anni 1920 di mattatoio, foro boario e mercato) saranno demoliti gli edifici degradati e riqualificati quelli di pregio, quali la palazzina dell’ex-mattatoio, la scuola e la palazzina direzionale. Le destinazioni proposte tendono a massimizzare l’edilizia pubblica per finalità sociali, da destinare sia a giovani coppie, sia ad anziani. Dopo la redazione di un piano attuativo del Comune, il bando dovrà coinvolgere l’iniziativa dei privati per l’esecuzione della trasformazione urbanistica.
57 milioni di contributi comunitari per pavimentazioni e urbanizzazioni
Sono fondi della ricostruzione post-sisma 1997: un massiccio afflusso di denaro pubblico che è arrivato a Foligno. Le opere hanno riguardato fognature per la raccolta delle acque reflue e delle acque meteoriche, rete di distribuzione del gas-metano, rete di distribuzione idrica, rete di distribuzione dell’energia elettrica, rete della pubblica illuminazione e rete telefonica. I lavori di pavimentazioni (parte in pietra, parte in acciottolato, parte in asfalto) sono stati decisamente complessi. Inoltre, con un finanziamento di Regione e Comune di 306 mila euro è stata aggiornata la rete di cablaggio a fibre ottiche, per ottenere una trasmissione di dati in tutto il territorio regionale autonoma rispetto ai gestori della telefonia.
Frane, rifiuti, inquinamenti
Sono stati effettuati consolidamenti del fosso di Liè e a Pale; svolta attività di monitoraggio a Ponte Santa Lucia e gestito il dissesto franoso a ridosso della strada statale Flaminia nei pressi di San Giovanni Profiamma.
La raccolta differenziata dei rifiuti è al 44% nel 2013 (dato ancora in corso di validazione) rispetto al 29.5% del 2009. L’obiettivo di legge non è stato raggiunto. Inaugurato da poco un nuovo centro di raccolta alla Paciana, che si unisce a quello già in funzione in via Campagnola. Per fronteggiare l’inquinamento da polveri sottili (traffico e riscaldamento), il Comune ha richiesto un finanziamento di 600 mila euro al Ministero dell’Ambiente. È stata completata la redazione di un piano di risanamento acustico con il supporto scientifico dell’Università di Perugia. Alla fine del 2010 è stato individuato dall’ARPA un diffuso inquinamento della falda idrica a sud di Foligno con percloroetilene (vietato servirsi di pozzi per l’irrigazione). La Regione dell’Umbria ha concesso un finanziamento per i siti inquinati di Pozzo Secco e di quello “Ex Ecoverde”, le cui attività sono in corso.
© Gazzetta di Foligno – Giancarlo Antonelli