VittorinoAndreoli

Festa di Scienza e Filosofia, un consenso che fa crescere

Si prevedeva un nuovo successo di questa quarta edizione di Festa di Scienza e Filosofia, valutato sulla base delle prenotazioni on-line, che già alcuni giorni prima dell’inizio si attestavano a oltre seimila unità. La certezza di una crescita di adesioni era legata a un trend rilevato dai tre analoghi appuntamenti degli anni scorsi, dovuto in gran parte a una sempre più ampia consapevolezza dell’alto valore dell’evento e della sua graduale estensione al di fuori del territorio regionale. C’è stato poi il lavoro di preparazione più capillare e articolato con una macchina organizzativa complessa, che ha dovuto tener conto di svariati aspetti, come la predisposizione del progetto e l’individuazione del tema, i contatti con i relatori, la pubblicità, i rapporti con la stampa, gli aspetti logistici, il maggiore coinvolgimento di associazioni e istituzioni locali, così come di numerosi altri soggetti. Tutto costruito all’interno del Laboratorio di Scienze Sperimentali, promotore della Festa insieme al Comune di Foligno e a Oicos Riflessioni, sotto la guida attenta del Direttore Pierluigi Mingarelli, che si è avvalso della collaborazione di uno staff decisamente motivato. La cognizione di un aumento del consenso non poteva lasciar immaginare quello che realmente è stato: una partecipazione travolgente, con il riempimento di quasi tutte le sale delle conferenze, rendendo necessaria, in alcuni casi, la limitazione dell’accesso per ragioni di capienza. E questo non solo per incontri con relatori di particolare fama o popolarità, ma anche per quelli con altri meno noti al grande pubblico. Una presenza stimata di sedicimila persone, un dato che suggella la Festa come il fenomeno che ha posto Foligno all’attenzione nazionale per la ricchezza e la qualità della proposta culturale.

Andare in profondità

JOHN BARROW
JOHN BARROW
VittorinoAndreoli
Vittorino Andreoli

Si può ritenere che il motivo di questo balzo esponenziale sia riconducibile soprattutto al tema di quest’anno, Umano-Sensibile-Ignoto, che, oltre a riproporre in maniera sempre più aggiornata gli sviluppi più avanzati della scienza, ha condotto a un’esplorazione in profondità sull’uomo, sul senso del suo esistere e sul confine del mistero. Si è andati incontro a un’esigenza diffusa di comprendere al meglio il nostro rapporto con la realtà, affrontandolo dalle prospettive diverse dell’indagine sperimentale, della speculazione filosofica, dell’analisi dei contesti sociali, dell’intuizione, della dimensione spirituale. Ha costituito un richiamo aggiuntivo l’opportunità di aderire per aree tematiche, per consentire a ciascuno di seguire un settore d’interesse, oppure di costruirsi un proprio percorso all’interno dell’ampia varietà degli argomenti proposti. Bisogna inoltre considerare la possibilità di ascoltare, senza sovrapposizioni, personalità di grandissimo richiamo, come Vittorino Andreoli, Massimo Cacciari, Umberto Galimberti e Vito Mancuso. Un evento, quindi, che ha coinvolto tutti, offrendo un eccellente impulso alla conoscenza e alla riflessione, ma consentendo anche di ritrovarsi in quei luoghi del pensiero abitualmente battuti nella solitudine della propria vita. L’area riguardante “Scienza e Fede” ha permesso un confronto tra laici, religiosi e non credenti nel campo delle espressioni della tradizione cristiana, come di quella ebraica, musulmana, induista e buddista. È stato offerto un approccio alle diverse visioni del mondo nell’ottica dell’alleanza e dell’incontro, per scandagliare la complessità della condizione umana. Significativo al riguardo il contributo di alcuni tra i più autorevoli rappresentanti del pensiero laico, come i filosofi Umberto Galimberti, Giulio Giorello e Silvano Tagliagambe. L’ambito di “Cervello e Mente” ha fatto conoscere lo stato della ricerca nel campo delle neuroscienze e le straordinarie possibilità applicative in quello terapeutico e riabilitativo, lasciando comunque aperti gli aspetti relativi all’intelletto, all’immaginazione e a quella che, pur da prospettive diverse, viene chiamata anima. Costituisce un ambito di particolare interesse per i medici che hanno avuto l’opportunità di un singolare aggiornamento professionale, facendo tesoro, tra l’altro, di un confronto con Anil Seth, uno dei massimi esperti di neuroscienze cognitive. “Semplice e Complesso” è stata certamente l’area più ampia, abbracciando discipline diverse, come la matematica, la fisica delle particelle e l’astrofisica, la biologia molecolare, ma offrendo anche analisi trasversali sull’aspirazione a vaste dimensioni della conoscenza. Di grande richiamo le due conferenze di John D. Barrow, cosmologo di fama mondiale: la prima ha riguardato l’utilità della matematica nella risoluzione di vari problemi di natura organizzativa e pratica, l’altra è stata un’affascinante dissertazione sull’evoluzione dell’universo. “Il tempo”, ultima delle quattro aree tematiche, è stato sviluppato nei vari aspetti della fisica, come in quello biologico, esistenziale e religioso. Si è qui concentrata la presenza di scienziati di primo piano nello scenario internazionale, come Eugenio Coccia, Massimo Inguscio, Stavros Katsanevas, Paolo Sassone Corsi e Guido Tonelli, inoltre Vittorino Andreoli, Edoardo Boncinelli e Sergio Rostagno, che hanno legato il tempo ai cicli e ai vari aspetti della vita.
È stata, quindi, un’immersione nelle sfide più significative della cultura moderna nello spirito della Festa, intesa come una piacevole adesione comunitaria alla dimensione del sapere, con carattere per lo più non dottrinario, ma accessibile, e con un’attenzione particolare ai giovani, che hanno risposto in maniera egregia in tutte le iniziative in programma. Hanno aderito copiosamente alle conferenze loro riservate nelle mattinate del venerdì e del sabato; hanno partecipato alle varie esperienze messe in atto nel Laboratorio di Scienze Sperimentali in questi giorni e al progetto Ambasciatori; hanno presentato relatori e collaborato in vari aspetti organizzativi dell’evento. Una Festa che senza dubbio possiamo connotare come giovane, perché sui giovani abbiamo la certezza di poter contare per mantenerla e farla crescere, con il loro entusiasmo e la loro spinta ideale.

Foligno, città nuova
Questa edizione si è svolta in un contesto certamente più favorevole rispetto al passato, poiché la conclusione dei lavori di pavimentazione ha reso Foligno bella e pienamente agibile, facendone apprezzare, tra l’altro, il patrimonio ambientale e di tradizioni. A ciò si associa uno spiccato senso di accoglienza e un buon clima culturale, rilevabile anche dalla presenza di enti e associazioni che operano nel campo scientifico e in quelli dell’arte, della musica e della storia. Tutto questo denota un contesto a misura d’uomo e quindi ideale per un fruttuoso sodalizio con scienziati e filosofi, alcuni dei quali ormai da anni frequentano con piacere la nostra città e in particolare il Laboratorio di Scienze Sperimentali, avendone riconosciuto l’elevata valenza formativa. Intorno ad esso sono coagulati l’interesse e la collaborazione di svariati soggetti tra gruppi culturali, istituzioni pubbliche del territorio, realtà produttive, oltre a una nutrita serie di persone tra professionisti, docenti, tecnici e altre diversamente qualificate. Si può certamente affermare che Festa di Scienza e Filosofia è un evento al quale concorre ora l’intera città, diventata ormai un solido riferimento per la cultura, meritando quindi l’impegno di enti sostenitori e di partner ai quali quest’anno si è aggiunto l’ENI, che guarda con interesse le nostre attività. Inoltre il gemellaggio con Futura Festival di Civitanova Marche costituisce il corollario della volontà di dare sempre maggior forza alla diffusione della conoscenza sui temi più coinvolgenti del nostro tempo.

Un programma di sviluppo
Festa di Scienza e Filosofia sarà l’appuntamento annuale di primavera e a breve si comincerà a lavorare sul progetto della quinta edizione, che mirerà in alto facendo tesoro dell’esperienza maturata. Nel guardare avanti dobbiamo pensarla come un evento non circoscritto ma pervasivo, che offra l’opportunità di periodici momenti di grande spessore, ma anche di accelerare la realizzazione del Parco delle Scienze e delle Arti, compimento di un ambizioso programma per la nostra città e oggetto di discussione in uno specifico incontro della Festa. Il Laboratorio di Scienze Sperimentali continuerà a svolgere il suo compito e ora che si configura come Associazione alla quale possono aderire vari soggetti, compresi singoli cittadini, dovrà vedersi garantire stabilità di risorse e contributi nuovi in azioni e idee, anche nella prospettiva, non troppo remota, di un ricambio che dia continuità al suo straordinario percorso.

© Gazzetta di Foligno – MAURIZIO RENZINI

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